L’abbraccio fra Dodi Battaglia e il maestro Piero Romano, a coronamento della perfetta riuscita del progetto realizzato dall’ex chitarrista dei Pooh e l’Orchestra della Magna Grecia. Due ore circa di concerto per un sold-out annunciato, con un pubblico, dalla platea alle gradinate, a partecipare cantando sulle note delle canzoni più note di un gruppo che per cinquanta anni ha scandito la colonna sonora e il sociale di un Paese di buoni sentimenti.
Ma con Battaglia scatta il rock, cifra stilistica che ha fatto la fortuna dei Pooh, dalla fine degli Anni 70 in poi. Prima del concerto, gli ultimi ritocchi, dopo lunghe prove nel Palafiom. L’orchestra segue le ultime indicazioni di Romano, in particolare su “Parsifal”, brano-svolta della formazione musicale più amata dagli italiani.
L’idea scaturita da Roby Facchinetti, eseguita nel testo da Valerio Negrini ispirato da Wagner, e che trova proprio in Battaglia la consacrazione di uno dei braniprogressive più apprezzati dalla critica “non solo pop”.
E il pubblico questo lo sa perfettamente. Applaude la performance per orchestra e chitarra rock, una Fender Dodicaster fatta “cantare” dal musicista bolognese con la consueta abilità. E canta, quanto c’è da accompagnare in coro: “Pensiero”, diventato inevitabilmente il bis annunciato, “Piccola Katy”, “Noi due nel mondo e nell’anima”, “Canterò per te” e “Chi fermerà la musica” e altro ancora. Battaglia ricambia l’affetto dei fan descrivendo un cuore con le due mani.
Prima del concerto, i saluti del sindaco Rinaldo Melucci con un intervento del vicesindaco Paolo Castronovi. «L’Orchestra della Magna Grecia, da anni orgoglio e riferimento artistico e culturale del territorio».
Per il maestro Piero Romano, «Grande soddisfazione per avere concretizzato un altro progetto così importante, quello con Battaglia; e per l’intera organizzazione, dallo staff ai tecnici, che hanno rimediato con grande impegno al cambio di location in così breve tempo».
Il progetto “Dodi Battaglia & Orchestra della Magna Grecia”, infatti, come da programma avrebbe dovuto avere luogo all’Orfeo, che a causa di imprevisti nei lavori di ristrutturazione non ha potuto rendere disponibile il teatro per il concerto di apertura della Stagione orchestrale 2019/2020.
In poche ore, l’individuazione di una location alternativa e l’allestimento della nuova sede, perché questa fosse ampiamente soddisfacente per quanti avevano sottoscritto abbonamenti e acquistato biglietti per l’evento.
Dodi Battaglia: «Quando il maestro Romano, amico fraterno, mi ha prospettato il progetto, ho subito accettato con entusiasmo: è stato un po’ come tornare indietro nel tempo, ai primi concerti con i Pooh nei maggiori teatri italiani, dal Manzoni al Petruzzelli».
In scena, insieme con il gruppo dell’ex Pooh, quaranta musicisti dell’Orchestra della Magna Grecia che ha eseguito gli arrangiamenti del maestro Valter Sivilotti.
Foto di Aurelio Castellaneta
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