“La nostra è una regione che crede fortemente nell’agri-tech e nelle opportunità che possono derivare dall’implementazione di nuovi sistemi 4.0 – spiega il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro – E noi siamo consapevoli che le aziende hanno bisogno del nostro supporto per chiedere e ottenere politiche che incrementino la loro redditività”.
Moderni sistemi di raccolta, utilizzo dei big data, soluzioni digitali per accelerare i processi produttivi, spiega Lazzàro, “rappresentano la strada maestra da percorrere”. A ciò deve aggiungersi “un’opera di informazione e divulgazione per accompagnare le imprese in questo processo di innovazione”.
Nell’ambito del MacFrut si è tenuto oggi un importante convegno internazionale sull’uva da tavola.
“La Puglia è orgogliosa di essersi presentata con il suo IgP Uva di Puglia, l’unico marchio europeo a livello regionale – spiega Giacomo Suglia, presidente di Apeo (Associazione produttori ed esportatori ortofrutticoli) – Dal convegno è emersa la crescente domanda mondiale di uva da tavola priva di semi e la difficoltà di noi italiani a confrontarci su questo segmento di mercato”.
Una difficoltà, spiega Suglia, “che dipende dal fatto che ad aver sviluppato questi brevetti sono tutte società estere e a noi italiani tocca pagare royalties sia sulla pianta che sulla commercializzazione. È per questo che sono necessari seri investimenti in ricerca e innovazione”.
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