Il percorso di riorganizzazione e razionalizzazione del comparto mitilicolo tarantino – intrapreso dal Comune di Taranto, dal Commissario per le bonifiche, dal Prefetto in collaborazione con le rappresentanze della categoria -AGCI Pesca, ConfcommercioTaranto, Lega Pesca e Unci Agro Alimentare Taranto- inizia a dare i suoi primi frutti.
E’ dei giorni scorsi la notizia della costituzione di una società cooperativa nata dall’unione di due piccole imprese locali, e di un’altra cooperativa che mette assieme 21 tra imprese e gruppi di mitilicoltori, alcuni dei quali provenienti da situazioni varie non sempre definite, che hanno scelto la via della gestione comune di impresa, della tutela degli interessi, della condivisone delle regole e soprattutto la strada della legalità.
Il percorso avviato, di intesa con le Istituzioni, è finalizzato all’emersione del segmento produttivo della mitilicoltura legato al Mar Piccolo e alla regolamentazione dei suoi specchi acquei. In ragione di ciò l’attività di assistenza e supporto alle imprese della pesca e mitilicoltura, che si sta svolgendo in queste settimane per il tramite dello sportello tecnico (istituito presso la sede provinciale di Confcommercio), pone le basi necessarie per giungere nel più breve tempo possibile alla regolamentazione della mitilicoltura tarantina e a porre le condizioni per la nascita una vera e moderna imprenditoria del settore capace anche di avvicinare giovani, indipendentemente dalla tradizione familiare, attraverso percorsi di formazione ad hoc.
L’invito dunque ai tanti operatori del settore che ad oggi hanno svolto l’attività di produzione dei mitili in un quadro di incertezza e di conseguente difficoltà, se non addirittura di abusivismo, a voler intraprendere il percorso di regolarizzazione, il solo che potrà garantire l’accesso ai bandi comunali di assegnazione delle concessioni. L’Amministrazione comunale si appresta, infatti, ad approvare il Piano comunale del Mar Piccolo e successivamente ad emanare i bandi per la concessione degli specchi acquei.
La regolarizzazione delle posizioni delle imprese non può che essere il primo passo per l’avvio di percorsi per la riorganizzazione e qualificazione del settore della mitilicoltura, per la creazione di un marchio di qualità, per l’accesso ai fondi comunitari per l’avvio di progetti che portino la mitilicoltura tarantina ad essere davvero competitiva sul mercato nazionale ed estero.
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