A che punto è l’Avviso Pubblico regionale propedeutico ai corsi di formazione riqualificazione dei cassintegrati di Ilva in Amministrazione straordinaria?
A porre il quesito è il segretario generale aggiunto della Fim Cisl Taranto Brindisi, Biagio Prisciano in vista dell’incontro convocato per giovedì 21 marzo dal Comitato regionale Monitoraggio Sistema Economico Produttivo e delle aree di crisi.
«Da diversi – ricorda Biagio Prisciano – chiediamo alla Regione Puglia di dare seguito concretamente agli impegni assunti in varie sedi. I lavoratori di Ilva in AS, in Cassa integrazione straordinaria da novembre dello scorso anno, non possono rimanere abbandonati al proprio destino. Occorre coinvolgerli in processi di riqualificazione professionale. Accogliamo positivamente la convocazione del tavolo tecnico regionale, fissato per il 21 marzo nella sala della presidenza di Lungomare Nazario Sauro, ma occorre definire realmente il percorso fissando la tipologia dei corsi con le relative date di partenza».
Negli incontri precedenti, di novembre e dicembre 2018 era stata data centralità alla riattivazione dell’Avviso 04/2017, riguardante l’inserimento in percorsi formativi di cassaintegrati a zero ore, con corresponsione di un’indennità oraria.
«Senza l’opportuno Avviso Pubblico non è possibile dar seguito ai corsi. Per cui – aggiunge Prisciano – insistiamo, facendo appello agli uffici regionali di competenza, affinché diano una rapida attuazione al bando formativo 2019. Per noi i piani formativi e di riqualificazione sono importanti perché, oltre a riqualificare i lavoratori – attualmente in continuo disagio economico e lavorativo – offrirebbero agli stessi ulteriori strumenti di sostegno al reddito».
Per la Fim Cisl il tempo degli annunci è terminato, occorre trasformare le promesse in fatti. «Se veramente la Regione ha a cuore le difficoltà dei lavoratori Ilva in AS, allora trasformi immediatamente gli annunci fatti dai vari esponenti politici, nei vari incontri informali con i lavoratori, in realtà. Noi vogliamo il bene di queste lavoratori e delle loro famiglie. Per cui, chiediamo alla Regione, e lo ribadiremo con fermezza al tavolo, di attivarsi per la riqualificazione professionale di questi lavoratori. Serve una formazione utile per il reinserimento in fabbrica, ma altresì utilizzabile concretamente anche in altri settori produttivi dell’area ionica. Vogliamo – conclude il segretario aggiunto della Fim Cisl Taranto Brindisi – date certe di avvio dei corsi».
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