Pulizie industriali ArcelorMittal: Filcams e Fisascat pronti alla mobilitazione
“La condizione dell’appalto ex ILVA è ormai allo stremo delle forze e l’anello debole paga ancora di più il prezzo di un continuo depauperamento dei diritti. Per questo la piattaforma rivendicativa che oggi portavano all’attenzione dell’impresa Ecologica Spa Gruppo Miccolis (pulizie industriali – ndr) era un segnale di dignità per quei lavoratori, figli di un appalto spacchettato, ribassato e svilito proprio nella parte di garanzia per i diritti degli operai”.
Così Paola Fresi, segretaria generale della FILCAMS CGIL di Taranto e Antonio Arcadio, segretario generale FISASCAT CISL Taranto-Brindisi, che questa mattina hanno partecipato all’incontro con l’azienda che dal 2017 è subentrata nel cantiere ILVA-Arcelor Mittal dopo lo spacchettamento del precedente appalto Steel Service.
“L’azienda entro lunedì ci farà conoscere il suo intendimento rispetto ai punti vertenziali da noi indicati – spiegano i due rappresentanti sindacali – ma resta per noi preminente l’idea che si possa e si debba fare di più per operai che quotidianamente varcano la soglia di quella fabbrica senza avere ancora diritto alla mensa, al premio produttività o a tempi di lavoro adeguati ai loro tempi di vita (tempo tuta – ndr).
Questioni che troveranno una loro più compiuta risposta nell’esito delle istanze poste all’azienda e che proprio sul tema del premio produttività continuano a mostrare il punto più critico.
Se questi aspetti crediamo si debba avviare una riflessione seria – continuano Fresi e Arcadio – anche in virtù della delicatezza del ruolo svolto da questi lavoratori in uno dei siti industriali più complessi d’Europa. Basti ricordare che poco meno di un anno proprio due giovani somministrati dell’impresa in questione finirono in ospedale dopo una intossicazione da fumi all’interno di uno dei reparti in cui operano”.
Le organizzazioni sindacali che hanno partecipato questa mattina all’incontro sulla piattaforma rivendicativa riformulata nell’audizione di oggi, in caso di assenza di risposte, si dicono anche pronte alla mobilitazione.