“La comunità deve sapere che l’Amministrazione comunale è presente ed attiva rispetto agli allarmi degli ultimi giorni e che è già stato disposto un nuovo approfondito complesso di indagini, in relazione agli indicatori fonte di preoccupazione all’interno dello stabilimento siderurgico e non solo”. Si legge in una nota stampa del Comune di Taranto. Chiaro il riferimento a quanto accaduto oggi.
Un gruppo di persone ha cercato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine all’esterno della Prefettura di Taranto durante una riunione convocata dal prefetto Donato Cafagna per fare il punto sulla situazione ambientale in seguito ai recenti dati di Arpa Puglia e all’allarme lanciato da alcune associazioni ambientaliste. La protesta ha avuto luogo anche nella sede del Comune dove i manifestanti hanno occupato una parte dell’atrio e del primo piano. Nell’atrio è stata esposta una bandiera con la scritta “Taranto libera”. I manifestati hanno lasciato Palazzo di Città dopo alcune ore ma hanno annunciato altre iniziative di protesta tese ad ottenere un’ordinanza di chiusura delle fonti inquinanti.
“La vigilanza su ogni questione prosegue – dice il Comune – Taranto è oggi il sito probabilmente più monitorato del Paese ed il Sindaco non ha escluso per il futuro alcun provvedimento che, dinnanzi ad evidenze scientifiche e nel rispetto delle norme vigenti e delle sue competenze, sia volto alla massima tutela della salute dei tarantini.
Ma oggi, ancora una volta abbiamo assistito a comportamenti violenti, che altro sono dalla legittima e democratica protesta, pensiamo all’aggressione ad un lavoratore dello stabilimento, al quale va tutta la solidarietà dell’Amministrazione comunale, oppure ai comportamenti registrati a Palazzo di Città in tarda serata.
È il momento di restare lucidi, uniti, intelligenti, equilibrati, Taranto non merita questa situazione; le Istituzioni stanno svolgendo il loro ruolo con estremo senso di responsabilità e il tavolo voluto e coordinato da sua eccellenza il Prefetto ne è la dimostrazione.
Come concordato con i rappresentanti della protesta odierna, ci sarà modo di relazionare ulteriormente ai cittadini lo stato dell’arte in apposito Consiglio comunale monotematico, e Sindaco e Prefetto hanno dato disponibilità ad accogliere un documento dei cittadini volto a sensibilizzare tutti gli attori nella direzione degli impegni già assunti e delle iniziative già intraprese in tema ambientale.
La violenza fine a se stessa non è la soluzione ad alcun problema, si comprende la frustrazione dei residenti del quartiere Tamburi, ma non sono soli, non ignorati e nemmeno ingannati, quindi è ingiustificata questa agitazione; le Istituzioni sono sempre aperte al confronto rispettoso con chiunque. A chi riveste ruoli pubblici, poi, è richiesto un atteggiamento più consono, più moderato, privo di pregiudizi, soffiare sul fuoco ha già provocato tanta sofferenza a Taranto”.
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