Ex Ilva, Bonelli (Verdi): il ministro Costa faccia i controlli che aveva promesso
“I dati diffusi oggi provengono dai deposimetri Arpa Puglia che sono collocati nella Masseria del Carmine e sono omogenei per unità di misura TEQ picogrammi per m2 die su base annuale e sono confrontabili come provengono dalle tabelle Arpa. Il ministro Costa invece di commissariare Arpa Puglia, faccia fare i controlli che aveva promesso considerato che oggi il sindaco ha chiuso le scuole di Taranto e gli elettrofiltri per bloccare la diossina sono danneggiati”, lo dichiara il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge.
“Il ministro Costa si comporta come i suoi predecessori e come l’allora ministro Clini che di fronte alla nostra denuncia sui dati della mortalità disse che erano falsi perché non validati tranne poi dover ammettere dopo poche settimane che i dati erano corretti. La dichiarazione di Costa è sconcertante perché avviene nel giorno in cui il sindaco di Taranto chiude le scuole e i sindacati di base denunciano i danni agli elettrofiltri con tanto di foto e video, ed è scandaloso che Costa tenti di minimizzare un gravissimo problema ed è altrettanto scandaloso che un ministro dell’ambiente abbia consentito che ad ArcelorMittal fosse concessa l’immunità penale e civile”, conclude Bonelli.
Secondo quanto riferisce l’Ansa, il ministro Costa ha chiesto all’Ispra di compiere accertamenti sui valori di diossina a Taranto. A quanto si è appreso dal dicastero, “i dati rilevati dalle centraline diffusi da associazioni ambientaliste e da Angelo Bonelli dei Verdi risultano parzialmente diversi e non sono confrontabili, oltre a non essere stati validati dall’Arpa”. Per questo, il ministro ha chiesto al direttore generale dell’Ispra, Alessandro Bratti, di disporre delle verifiche. Questi ha incaricato l’ufficio del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente di controllare i rilevamenti dell’Arpa per dissipare i dubbi. Il ministro, si è appreso ancora, si è messo in contatto anche con il prefetto di Taranto”.