“Il 22 febbraio, Ilva in AS ha comunicato alle organizzazioni sindacali, in maniera unilaterale e senza il preventivo coinvolgimento delle stesse, l’apertura di uno “sportello virtuale”, realizzato attraverso una casella di posta elettronica, dedicato ai lavoratori per l’invio di informazioni o documenti”. Lo scrivono le Rsu della Fiom Cgil Taranto in una lettera rivolta ai Commissari Straordinari Gnudi, Laghi e Carrubba (e per conoscenza anche al Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio).
“Questa operazione attuata da parte della gestione commissariale – si legge – non solo è inaccettabile ma lancia un segnale negativo ai lavoratori e al territorio, costretti a subire un ulteriore sopruso per scelte miopi e verticistiche che non tengono in considerazione le difficoltà che questa scelta procurerà ai lavoratori di ILVA in AS.
L’amministrazione straordinaria infatti non può abbandonare questo territorio e pensare di gestire in remoto il personale, la fase di programmazione delle bonifiche e la formazione professionale prevista per i 1770 dipendenti di ILVA in AS.
Chiediamo pertanto di revocare quanto deciso e attivare da subito un confronto con le organizzazioni sindacali per rispondere alle reali esigenze dei lavoratori e del territorio ionico, a partire dalle esecuzione delle attività di bonifiche che ancora ad oggi non hanno una pianificazione e programmazione condivisa con la cittadinanza.
Il DPCM del 29 settembre del 2017 infatti individua le aree da bonificare lasciando la gestione commissariale il compito di attivare percorsi di trasparenza e partecipazione di tutti i soggetti interessati del territorio ionico, tale percorso di condivisione non potrà mai avvenire se le attività saranno trasferite a Milano”.