Ex Ilva, Usb Taranto attacca: “Lavoratori sfruttati e sottopagati”

“In 18 mesi di trattative con AM Investco, Commissari di Governo e rappresentanti istituzionali, sono stati trattati ed approvati diversi temi ed argomenti: impulso all’economia locale, valorizzazione delle professionalità esistenti sul territorio, ripartenza dell’economia circolare, tutela e valorizzazione delle aziende locali virtuose, competenti ed accreditate.

Il risultato? Nelle opere e nei lavori effettuati in fabbrica, come ad esempio nella copertura dei parchi minerali realizzata dalla Cimolai, vengono impiegati e sfruttati lavoratori egiziani, rumeni e albanesi sottopagati a 8 euro l’ora da aziende esterne alla provincia. Le aziende locali rimangono senza lavoro e non competitive con prezzi fuori mercato con la tragica conseguenza di avere a Taranto e provincia sempre più lavoratori disoccupati.

Vengono rispettate le regole degli appalti? AmInvestco e  Ilva in A.S. dovrebbero controllare ma probabilmente girano la faccia dall’altra parte per non guardare la realtà mentre chi ne paga le conseguenze è il nostro territorio ancora una volta depredato e impoverito.

Tutto ciò avviene anche in spregio del protocollo sulla legalità sottoscritto in Prefettura e proprio per questo l’USB Taranto sta inviando una richiesta urgente al Prefetto  affinché si convochi urgentemente il tavolo sul protocollo della legalità”. Lo dichiara il coordinatore provinciale dell’USB Taranto, Francesco Rizzo.