Le aziende e i fondi di investimento all’avanguardia nella sostenibilità ambientale vengono oggi premiati da CDP, la piattaforma non-profit per la divulgazione dei dati ambientali, che assegna i propri riconoscimenti annuali in occasione della presentazione del suo studio European Report: Higher Ambition, Higher Expectations.
Analizzando i dati ambientali comunicati da 859 aziende, il report ha rilevato come il 75% di esse ritenga che i cosiddetti rischi ‘di transizione’, come una nuova legislazione sul clima, possano comportare effetti significativi sulle rispettive attività.
Per gestire questi rischi, il 47% delle imprese offre ora incentivi monetari ai propri vertici, con 1 azienda su 4 che ha stabilito premi finanziari in caso di raggiungimento dei target climatici.
Lo studio ha rilevato anche come, entro il 2020, il 72% delle aziende si avvarrà di differenti scenari climatici per basare le rispettive strategie di business. L’analisi degli scenari aiuta le aziende a valutare le performance nel contesto di differenti ‘mondi alternativi’, come per esempio nel caso in cui il riscaldamento globale risultasse inferiore ai 2°C in conseguenza di un notevole abbattimento delle emissioni.
Quasi 9 aziende europee su 10 tra quelle che hanno risposto all’invito di CDP prevedono che dal cambiamento climatico possano emergere opportunità di business: per esempio, quasi la metà di esse si attende una richiesta di prodotti legati a una minor emissione di carbonio.
Il report fa seguito agli allarmi recentemente lanciati dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) affinché l’economia globale si sottoponga a una radicale trasformazione in modo da prevenire gli effetti peggiori del cambiamento climatico, e da quelli del World Economic Forum, il cui Global Risk Report annuale ha assegnato la massima importanza ai rischi ambientali.
Rispondendo alla richiesta di informazioni ambientali da parte degli investitori, le aziende europee hanno dichiarato di aver ridotto le emissioni di gas serra nel 2018 per una quantità pari a quella delle emissioni annuali dell’intera Austria. Nel contempo, le aziende dotate di target scientifici approvati per abbattere le emissioni in linea con l’Accordo di Parigi sono aumentate durante lo scorso anno del 65%.
Tuttavia, oltre metà (53%) di esse non dispone ancora di un obiettivo per le proprie emissioni totali (assolute) e, tra quelle che lo possiedono, solamente un terzo ha fissato target che vanno oltre il 2025.
Le 76 aziende che hanno ricevuto una A di valutazione nella classifica annuale CDP vengono premiate oggi in occasione dei CDP Awards a Bruxelles.
Steven Tebbe, CDP Europe Managing Director, ha commentato: “Il prossimo decennio sarà essenziale affinché il nostro passaggio verso un’economia sostenibile abbia successo, e le aziende rappresentano il perno di una tale transizione. Le società presenti in A List dimostrano come leadership ambientale e leadership economica vadano a braccetto, avendo lo STOXX Global Climate Change Leaders Index basato sulla A List superato l’indice STOXX Global 1800 del 5,5% annuo dal 2011 al 2019”.
Oggi vengono premiati anche gli asset manager dei 10 fondi di investimento europei che vantano le migliori performance sul clima in base ai dati raccolti dal sistema di rating climatico dei fondi Climetrics. Questo tool, basato sui dati CDP, misura le performance climatiche dei titoli di un fondo, la governance dei temi climatici da parte dei rispettivi asset manager e le politiche di investimento per aiutare gli investitori a identificare le proposte meglio allineate a un’economia a basse emissioni di carbonio.
L’analisi dei principali 10 asset societari di ciascun fondo vincitore dimostra come quasi metà di essi (46%) abbia ottenuto una valutazione A da parte di CDP e quasi tre quarti (73%) abbiano ricevuto un punteggio pari ad A o B.
Gli asset manager di BNP Paribas, Candriam e Mirova vantano ciascuno due fondi tra i 10 premiati con un Climetrics Fund Award, mentre gli asset manager francesi hanno conquistato il 70% di tutti i premi sottolineando il ruolo guida degli investitori francesi nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
La Francia guida l’Europa anche nelle politiche normative per il settore finanziario, come l’Art. 173-VI che obbliga gli investitori a dichiarare i rischi relativi al clima e la relativa integrazione.
Nico Fettes, Head of Climetrics di CDP, ha dichiarato: “Una maggior trasparenza da parte dei fondi è importante per aiutare a spostare i capitali verso gli investimenti sostenibili e raggiungere i risultati attesi dall’Accordo di Parigi. L’obiettivo di Climetrics è quello di fornire agli investitori fiducia nelle loro scelte, e questi premi riconoscono come alcuni fondi siano associati a un minor rischio a lungo termine derivante dal cambiamento climatico”.
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