Bonifiche a carico di Ilva in AS, i sindacati fanno pressing su Di Maio e Costa
“L’accordo sottoscritto, in data 6 settembre 2018, dalle organizzazioni sindacali presso il MISE è sempre stato considerato da noi non solo un punto di partenza fondamentale per il rilancio di un settore strategico per il Paese, ma soprattutto una sfida per completare il processo di risanamento ambientale e di bonifiche di un territorio particolarmente sofferente come la provincia ionica”. E’ quanto si legge in una lettera che Fim, Fiom e Uilm Taranto inviano al ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e al ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
“Il DPCM del 29 settembre 2017 – spiegano i sindacati – oltre alle prescrizioni ambientali per Arcelor Mittal,stabilisce anche il perimetro entro il quale devono essere attuate le misure relative alle bonifiche e alla decontaminazione dell’area contrassegnata all’interno dello stesso piano ambientale. Tale misura inoltre consentirebbe ai lavoratori Ilva in AS, al momento in cassa integrazione straordinaria, di poter essere reimpiegati nel processo di bonifiche e decontaminazione.
Crediamo che sia necessario convocare nell’immediato un tavolo ministeriale con tutti i soggetti interessati per partire il prima possibile con i lavori di bonifiche previste dal DPCM del 29 settembre che ancora ad oggi risulta fermo e senza un reale progetto di pianificazione per la partenza dei lavori previsti.
Fim, Fiom e Uilm chiedono pertanto di poter definire quanto prima, attraverso un apposito tavolo tecnico presso il MISE, un percorso che dia risposte sulle risorse già stanziate garantendo inoltre ai lavoratori di Ilva in As di essere reimpiegati nelle attività di bonifiche e decontaminazioni”.