Mar Piccolo, mitilicoltori sul piede di guerra per le concessioni

Desta profonda preoccupazione il reiterato atteggiamento  di chiusura della Amministrazione comunale nei confronti del settore della mitilicoltura. Di seguito una nota stampa delle associazioni di categoria.

In queste ultime settimane le imprese del settore, che avevano intrapreso un percorso per l’ottenimento di nuove concessioni in Mar Piccolo, sono state destinatarie di decisioni da parte dell’Amministrazione comunale che a breve e medio termine andranno ad incidere negativamente sui bilanci aziendali. Ciò è quanto le organizzazioni provinciali di  Agci Pesca, Confcommercio, Lega Pesca e Unci Pesca già evidenziavano in una richiesta di incontro al sindaco Rinaldo Melucci, del 18 gennaio scorso. Incontro con il quale le rappresentanze di categoria intendevano avviare un tavolo di confronto sulla crisi della del settore della  mitilicoltura, con particolare riguardo alla delicata ed importante problematica delle rinnovo delle concessioni in Mar Piccolo.

L’annullamento improvviso delle  procedure amministrative per l’ottenimento delle concessioni, deciso dagli  uffici comunali competenti, senza previo coinvolgimento delle rappresentanze di categoria, determinerà  l’avvio di un probabile contenzioso legale che – secondo le associazioni – si poteva evitare, se fosse prevalso uno spirito collaborativo più attento all’economia ed alle imprese piuttosto  che agli aspetti meramente burocratici.

Una decisione assunta senza  tener conto delle conseguenze:  l’inutile impegno di spesa  (per le consulenze tecniche e legali) sopportato dalle imprese per l’avvio delle procedure di concessione; il blocco della commercializzazione del prodotto presente negli impianti; l’impossibilità di trasferimento del prodotto dal 1°  al 2° seno del Mar Piccolo e in Mar Grande (la scadenza è fissata 28 febbraio 2019); impossibilità di partecipare ai Bandi FEAP per i nuovi investimenti e progetti di sviluppo.

Le Associazioni hanno da sempre seguito le vicende della mitilicoltura tarantina ricercando con i vari interlocutori (Comune, Regione, Commissario per le bonifiche, Capitaneria di porto) soluzioni e percorsi utili a favorire un dialogo costruttivo, pertanto risulta davvero insolita e poco utile tale improvvisa virata.

Lo scorso venerdi  doveva finalmente  tenersi, presso l’assessorato alle Attività produttive, un incontro con l’assessore Valentina Tilgher, ma anche quest’ultimo tavolo  è stato annullato e rinviato a data da destinarsi.

Una situazione dunque che tiene fuori dai percorsi decisivi per il settore  le rappresentanze di categoria e che lascia le imprese in uno stato di confusione e di incertezza su gli iter da seguire per operare nella legalità e per programmare lo sviluppo.  Un atteggiamento davvero incomprensibile da parte dell’Amministrazione comunale a fronte di un settore economico già duramente provato dalla vicenda Ilva e che più di altri ha pagato le conseguenze del disastro ambientale.

Agci Pesca, Confcommercio, Lega Pesca e Unci Pesca preannunciano  lo stato di agitazione della categoria.