“Si è appena concluso l’incontro, a cui ho partecipato, organizzato al MISE sulla vertenza degli ex lavoratori della Marcegaglia Buildtech di Taranto, di cui nelle scorse settimane mi sono reso anche promotore, sollecitato anche da alcuni lavoratori coinvolti direttamente.
Il tavolo che si è riunito oggi, fortemente voluto dai sindacati e atteso con apprensione dai lavoratori, ha visto al centro della discussione in particolare due questioni: la proroga degli ammortizzatori sociali, in scadenza proprio in questi giorni, come tamponamento essenziale per arginare nell’immediato la grave situazione e la sofferenza che vivono gli ex dipendenti Marcegaglia e le loro famiglie; il tema della rivitalizzazione del sito, considerando che a fine anno scade l’accordo che vincola la Marcegaglia a ricercare un eventuale soggetto industriale che possa reindustrializzare lo stabilimento dismesso e rioccupare i suoi ex dipendenti. Comprensibile dunque la tensione ed il clima di grande attesa su una vicenda che dopo cinque anni ancora non trova lo sbocco auspicato”. Queste le prime battute a caldo del deputato Cassese dopo l’incontro.
“Benchè ancora insufficiente per gli obiettivi che abbiamo da raggiungere, l’incontro ha avuto un primo esito positivo non scontato: portare l’azienda, che ha segnalato ripetutamente l’imminente scadenza dell’accordo siglato, ad accettare la proposta del MISE, supportata da tutte le parti presenti, di prorogarlo di tre mesi per favorire eventuali investitori interessati. E’ uno spiraglio che si apre su cui adesso dobbiamo saper intervenire con determinazione, favorendo anche ogni utile iniziativa da parte del Governo per una proroga degli ammortizzatori sociali da inserire nella Legge di Bilancio ormai nelle sue battute finali. Auspico quindi che nelle prossime ore che abbiamo a disposizione prima della approvazione definitiva si riesca ad intervenire in tal senso”, precisa Cassese.
“La sfida che abbiamo di fronte è certamente quella di agire rapidamente attraverso misure a breve termine cercando soluzioni immediate, ma ancor più dare le gambe ad un progetto strategico entro cui collocare le tante vertenze in corso sulla questione del lavoro, che devono essere inscritte in un unico progetto per il rilancio di questo territorio.”