“Ho partecipato al tavolo organizzato al Mise su Italcementi, l’azienda ormai di proprietà tedesca che non ha una idea chiara su cosa fare nel prossimo futuro. Quale innovazione ha portato la multinazionale tedesca in Italia? Al momento nessuna! Sono molto preoccupato anche sul versante locale: una multinazionale che ha acquisito una rilevante quota di mercato italiana dovrebbe innovare e invece continua a tenere in sospeso il destino dei lavoratori tarantini. Ma non solo, l’azienda Cementir di Taranto avrebbe dovuto effettuare le bonifiche della falda e i lavori di ristrutturazione della calata IV del porto ma al momento non sembra intenzionata a procedere. È ormai tendenza da parte di molte aziende, in questo caso Italcementi, pretendere fondi statali quando in realtà dovrebbero essere le stesse, soprattutto in una fase di post acquisizione, a dimostrare la capacità di mettere sul tavolo risorse finanziarie tali da poter competere anche a livello internazionale. Tuttavia la cronaca che sin dall’inizio abbiamo letto su Italcementi, ad oggi proprietà Heidelberg, narra di un piano di reindustrializzazione basato su grossi tagli e scarsi investimenti. Continuerò a seguire la vicenda da vicino”. Lo dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle, Giovanni Vianello, al termine del tavolo su Italcementi organizzato ieri pomeriggio al Mise e al quale hanno partecipato un’altra deputata del M5S, le parti sindacali, gli Enti regionali interessati dalla presenza dell’azienda all’interno del loro territorio e personalità della società civile.