Progetto “UPPark”: il parco “Terra delle Gravine” entra nelle scuole
Si è conclusa l’azione del Progetto “UPPark” dedicata alle strategie educative per la prevenzione del rischio idrogeologico, curata dal Club per l’UNESCO di Taranto, nella persona del Presidente Carmen Galluzzo Motolese, ed affidata allo Studio DECSA (Studio di Divulgazione, educazione e comunicazione delle scienze ambientali) e alla Tutor-Manager Ines Donatelli, per lo svolgimento delle attività con i ragazzi delle Scuole coinvolte.
I numeri finali di questa azione raccontano di un grande successo comunicativo ed educativo di UPPark tra gli studenti e i docenti: oltre 300 studenti della scuola primaria e secondaria di 1° grado, infatti, hanno preso parte ai percorsi educativi finalizzati, anche mediante laboratori ludico-didattici, al coinvolgimento attivo degli alunni, per far conoscere loro le caratteristiche e le potenzialità del territorio.
Cinque le scuole che hanno partecipato al progetto UPPark e 15 le classi coinvolte: I.C. Giovanni XXIII di Palagiano, I.C. Giovanni XXIII di Martina franca, I.C. Pascoli di Massafra, I.C. Pignatelli – Grottaglie e I.C. Viola di Taranto.
I temi sono stati proposti dagli esperti del DECSA (Angela Potenza e Aldo Sorrentino) con un livello di approfondimento diverso a seconda delle fasce di età con il coordinamento della Tutor Ines Donatelli. Gli argomenti sono stati trattati in maniera divertente per agevolare l’approccio a tematiche comunque complesse e, attraverso il gioco e la realizzazione di semplici schede lavoro, si è trasmesso ai ragazzi l’importanza della valorizzazione dei beni ambientali.
Le principali tematiche affrontate dai ragazzi ha compreso anche l’uso della cartografia tematica per individuare gli elementi naturali ed artificiali che determinano la diversa classificazione del rischio idrogeologico di un territorio.
È stato realizzato anche un mini-percorso didattico sul rischio idrogeologico: dal significato di rischio alle azioni dell’uomo che lo incrementano, alle buone pratiche per gestire il territorio e ridurre il rischio idrogeologico, il ruolo della vegetazione e dei corsi d’acqua, fino all’uso dell’ingegneria naturalistica negli interventi di difesa del suolo.
Ad incontrare spesso gli studenti nell’ambito del progetto c’è stata la Presidente del Club per l’UNESCO di Taranto, prof.ssa Carmen Galluzzo Motolese, che ha ricordato ai ragazzi che l’UNESCO ricopre un ruolo fondamentale nella programmazione ed attuazione di iniziative volte a conservare e valorizzare il patrimonio naturale dei singoli Stati Europei e di quelli mondiali. A partire dagli anni ‘70 l’UNESCO, infatti, ha sviluppato, in attuazione dei propri obiettivi statutari, numerosi programmi scientifici ed accordi di natura bilaterale e multilaterale a salvaguardia e promozione dei valori connessi ai servizi eco sistemici, alle peculiarità geologiche e geomorfologiche, nonché ai valori estetici e ai paesaggi naturali di territori in tutto il mondo.
L’UNESCO, e di seguito la FICLU (Federazione Italiana dei club e centri UNESCO) ricoprono, dunque, un ruolo fondamentale nella programmazione ed attuazione di iniziative volte a conservare e valorizzare il patrimonio naturale dei singoli Stati. Tale ‘sistema’ ha infatti approfondito modelli di gestione e di governance, azioni di ricerca, sperimentazione, educazione e formazione.