Turismo equestre, PcE: “Primo via libera a legge che amplia offerta in Puglia”
Otto articoli, un’iniziale dotazione finanziaria da 100mila euro e la nascita di ippovie, centri ippici e punti ristoro.
Sono le principali caratteristiche della proposta di legge “Disposizioni regionali per il turismo equestre e la valorizzazione delle attività con gli equidi” presentata da La Puglia con Emiliano e approvata a maggioranza dalla IV Commissione regionale.
Il testo – primo firmatario il presidente Paolo Pellegrino e sostenuta dal consigliere Giuseppe Turco e dal presidente di Emiliano Sindaco di Puglia, Sabino Zinni – si pone l’obiettivo di favorire questa nuova frontiera della mobilità ecosostenibile e di diversificare l’offerta turistica della Puglia attraverso la riscoperta di percorsi e itinerari naturalistici.
“Siamo molto soddisfatti del primo via libera alla legge – spiegano i consiglieri de La Puglia con Emiliano, Pellegrino e Turco – perché va nella giusta direzione di una regione attrattiva a 360 gradi e favorisce la creazione di un nuovo settore occupazionale, coniugando il benessere e l’ambiente. Questa legge coniuga diversi aspetti: cultura, bellezza, identità e riscoperta e valorizzazione dei territori, di tutto quel paesaggio rurale spesso dimenticato”.
Il testo prevede la creazione di ippovie e/o di green way (cosiddette vie verdi), di attigui punti di sosta e di ristoro per gli animali e di centri ippici; favorisce uno sviluppo turistico alternativo e mette in rete tutti gli utenti (cavalieri, escursionisti a piedi, amanti del nordic walking, ciclisti, ecc) che hanno la stessa sensibilità ambientale in modo da creare sistemi integrati come nel resto dell’Europa. Inoltre, il binomio ‘cavallo/cavaliere’ viene rivalutato anche come strumento per il controllo del territorio, per la salvaguardia ambientale e per iniziative di protezione civile.
“Ma non solo – aggiungono i consiglieri -. Con questa legge coinvolgiamo anche enti locali, aree naturali protette, parchi, consorzi, pro loco e gruppi di azione locale (gal) sul fronte della gestione delle ippovie, proprio al fine di favorire in modo più capillare questa offerta turistica”.