Immagine di repertorio
“Attenderemo che le indagini degli organi inquirenti e dello SPESAL diano conferme e maggiori dettagli su quanto accaduto questa mattina in via Galeso, per ora ci limitiamo a dire alle famiglie delle due vittime di urlare la loro rabbia e noi saremo pronti a raccoglierla, perché morire così è da terzo mondo”.
Così il presidente dell’ANMIL di Taranto, Emidio Deandri, commentando la tragica notizia della morte di due operai edili precipitati dall’altezza di circa dieci metri durante i lavori di ristrutturazione di una palazzina al rione Tamburi di Taranto.
“Queste morti bianche sono figlie di incuria e di un calo di attenzione rispetto alle condizioni minime di sicurezza in cui si dovrebbe lavorare in ogni cantiere – dice Deandri – e qualora si dovesse accertare l’assenza o l’impraticabilità di quei dispositivi che assicurano la vita dei lavoratori sarà opportuno chiedere ragione di tali gravi perdite in tutte le sedi opportune”.
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