Piano Comunicazione Ambientale, M5S Puglia chiede report


“È importante spendere bene i soldi per una comunicazione ambientale che riesca davvero a diffondere la cultura della raccolta differenziata. Per questo chiediamo di ricevere report dettagliati di tutti i progetti finanziati con il piano di Comunicazione ambientale approvato nel 2014, con cui sono stati spesi 6 milioni di euro, senza un reale ritorno in termini di sensibilizzazione ambientale e di incremento della differenziata”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S Antonella Laricchia e Antonio Trevisi che hanno presentato un’interrogazione rivolta all’assessore all’Ambiente Stea per avere chiarimenti sulle spese del Piano di Comunicazione Ambientale.

Nel Piano di Comunicazione ambientale del 2014, 6 milioni di euro del Po-Fesr 2007-2013 sono serviti per centinaia di finanziamenti a pioggia ai media regionali, ad esempio attraverso il Parco Progetti. Sono stati finanziati Planning pubblicitari, format televisivi e noti eventi musicali. Il nuovo Piano, approvato nel 2017 e modificato con delibere successive, prevede una spesa di 1 milione di euro a valere sulle risorse dell’ecotassa.

“In entrambi i piani – proseguono i pentastellati – è stata adottata una procedura negoziata senza la  pubblicazione di bando di gara per un progetto da 300.000 euro, una circostanza quantomeno anomala dal momento che non sembrano sussistere per tale affidamento  le eccezioni previste dal codice degli appalti. La vicenda ha addirittura svegliato dal torpore Michele Emiliano che aveva predisposto, a febbraio 2018 con Dgr 147, una verifica  per valutare l’eventuale annullamento in autotutela dell’ ultimo atto di affidamento, di cui però si sono perse le tracce. Certamente non basta la comunicazione per aumentare la raccolta differenziata – continuano i cinquestelle – dal momento che i problemi sono diversi, ma ci saremmo aspettati ben altri risultati da un Piano di Comunicazione così costoso. Invece la Regione Puglia nel 2017 è al 41% di raccolta differenziata, ben lontana dagli obblighi di legge del 65% per il 2012. Per questi motivi nell’interrogazione – conclude – chiediamo di attivare una valutazione ex ante ed ex post dei progetti finanziati con il nuovo Piano di comunicazione ambientale e di ricevere le spese e tutte le carte riguardanti i progetti, gli esiti della verifica predisposta da Emiliano e una valutazione dell’efficacia del vecchio Piano”.