“Quasi 3 milioni di euro sono andati in fumo. Fondi europei che servivano per avviare delle strutture socio educative in un quartiere che ne ha grande bisogno come i Tamburi di Taranto. I soldi sono stati utilizzati, ma nessun centro diurno, nessuna comunità alloggio è stata aperta. L’ho denunciato alla Commissione europea, ma la risposta che ho ricevuto è la quintessenza dei paradossi della burocrazia; ‘l’attuazione dei progetti menzionati dall’onorevole deputata – scrive Bruxelles – ha incontrato difficoltà e subito ritardi connessi all’elezione di una nuova giunta al comune di Taranto e ad alcuni atti vandalici che hanno reso necessari, tra l’altro, la revisione degli atti di concessione delle sovvenzioni e il rinvio dell’attivazione delle strutture socio-educative’. La colpa quindi sarebbe delle elezioni e di alcuni vandali? Non delle scellerate gestioni amministrative che si sono succedute a Taranto in tutti questi anni? Non ho parole. Unica cosa che mi conforta è che abbiamo ottenuto almeno un impegno: ‘la nuova amministrazione di Taranto – ci assicura la Commissione – assegnerà a breve la gestione dei servizi dei progetti finanziati. Il comune di Taranto e la Regione Puglia informeranno la Commissione non appena le procedure di affidamento saranno ultimate e i servizi saranno pienamente operativi’. Ci auguriamo che sia vero. Noi resteremo con il fiato sul collo del Comune, cosi’ come della Commissione europea”. Lo ha detto l’eurodeputata del Movimento 5 stelle Rosa D’Amato, in merito alla situazione delle strutture socio educative, finanziate con i fondi Ue del FESR 2007-2013 per la realizzazione nel quartiere Tamburi di Taranti di un Centro di Pronta Accoglienza per adulti, di una Comunità Alloggio per madri con figli a carico, di una Comunità Alloggio, di un Centro Diurno socio-educativo e riabilitativo e di una Casa famiglia o Casa per la vita per persone con problematiche psicosociali.