Ilva, Costa: il percorso deve portare alla ‘decarbonizzazione'” dello stabilimento
Sull’Ilva di Taranto “c’era un accordo vincolante che non potevamo annullare. Per noi l’accordo è l’inizio di un percorso che deve portare alla ‘decarbonizzazione'” dello stabilimento. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in una intervista sul portale di Tiscali.
“Da ambientalista anch’io non sono contento, ma da ministro di questo governo devo riconoscere che è stato ottenuto il massimo possibile – ha spiegato Costa -. La prospettiva, anche dopo l’accordo Arcelor-Mittal, è di mandare in pensione il carbone e potenziare le fonti energetiche alternative”.
Il ministro nell’intervista rivendica i miglioramenti ottenuti dal governo sull’accordo. “L’Osservatorio Cittadino che svolga la funzione di ‘sentinella dell’ambiente’ – dice -. Un Osservatorio in cui parteciperanno tutti, le controparti aziendali, i cittadini, gli esperti”.
Quindi, rivendica il ministro, “abbiamo ottenuto sulla copertura dei parchi minerali che entro aprile del 2019 la copertura dovrà raggiungere il 50% e i lavori dovranno concludersi entro la fine di quell’anno”. Infine “se aumenta la produzione da 6 a 8 milioni di tonnellate di acciaio, l’azienda dovrà comunque rispettare la soglia di salvaguardia ambientale precedentemente fissata. Nel caso vi fosse uno sforamento della soglia, l’azienda incorrerebbe in una penale giornaliera di 15.000 euro”.
“Gli ispettori ambientali saranno costantemente impegnati nei controlli preventivi e successivi – ha concluso il ministro – noi vogliamo adottare l’Ilva, monitorarla costantemente per essere in grado di sapere in ogni istante cosa accade realmente nella più grande acciaieria d’Europa. Sui controlli saremo ferrei”. (Ansa)