“Stop alla devastazione della pineta Blandamura”
Una nuova costruzione rischia di deturpare un altro tratto di costa, dopo gli scempi compiuti negli ultimi decenni in Litoranea. Un porticciolo turistico dovrebbe sorgere a ridosso della pineta Blandamura, fra Tramontone e Gandoli, accanto la batteria Cattaneo. La concessione, valida per 48 anni, è stata rilasciata alla ITL-Italconsult Costruzioni dalla direzione del Patrimonio del Comune di Taranto lo scorso 18 luglio dopo un iter iniziato nel lontano 1998. Il progetto, stando alle carte di allora, prevede un molo lungo 250 metri, con 144 parcheggi in terra. Un vero “ecomostro”.
Ma ciò che più sconcerta, in questa vicenda, è la totale noncuranza delle istituzioni locali. IlComune di Taranto per anni non ha espresso alcun parere; la ITL ha presentato quindi ricorso al Tar, che ha intimato al Comune di prendere una decisione. Era il 2012, amministrazione Stefàno, e il Comune, dopo non essersi neanche costituito in giudizio, ha lasciato scadere i termini per esprimersi. La palla è passata così a un commissario ad acta, che ha ritenuto ci fossero le condizioni per approvare la concessione. Il Comune non ha fatto alcun ricorso contro quella decisione!Insomma, l’amministrazione di allora ha deciso di non decidere su un progetto così impattante per il territorio, favorendo di fatto gli interessi della ITL.
La concessione rilasciata poche settimane fa è una conseguenza di tutto ciò. Si tratta tuttavia di un atto politicamente inaccettabile. Il Comune, massimo rappresentante della cittadinanza, non può rinunciare alle sue prerogative in tema di programmazione del territorio. Taranto non può permettersi ulteriori devastazioni delle sue risorse naturali. Il modello di turismo a cui il progetto di porticciolo si ispira è l’esatto contrario di quello di cui la nostra città avrebbe bisogno: si tratta di un turismo invasivo, ad alto impatto ambientale, di cui beneficia quasi esclusivamente il gestore dell’opera.
Il circolo Peppino Impastato di Rifondazione Comunista si è sempre battuto contro i tentativi di speculazione a danno del paesaggio. Vogliamo ricordare la battaglia, vittoriosa, contro l’abbattimento della masseria Solito. Grazie a quella mobilitazione oggi quella struttura sarà riqualificata nell’ambito del progetto regionale di Community Library. Anche la devastazione della pineta Blandamura va fermata.
Chiediamo al Sindaco di far valere la clausola di salvaguardia contenuta nella determina, revocando immediatamente la concessione. Riteniamo inoltre che l’amministrazione debba obbligare i proprietari della pineta a rispettare le norme sulla tutela e la manutenzione del verde pubblico, impedendo i tentativi di deforestazione abusiva che si sono già verificati in passato. Facciamo appello a tutte le forze politiche e sociali sensibili al tema della salvaguardia del paesaggio perché prendano posizione contro questo scempio. Ci mettiamo a disposizione dei residenti che si stanno mobilitando in questi giorni per sostenere qualsiasi iniziativa volta a fermare il progetto.
Le bellezze di Taranto non possono essere svendute per gli interessi di qualcuno. (Nota stampa)