Ilva, Fiom: lavori per copertura avanti con regolarita’
“La copertura dei parchi minerali prosegue con regolarità, nonostante qualche ritardo rispetto al cronoprogramma previsto”. A dirlo è la Fiom Cgil di Taranto, dopo la visita di oggi nell’area di cantiere dove si sta realizzando una delle più rilevanti opere di risanamento ambientale dell’Ilva: la copertura dei due grandi parchi minerali, ossia delle aree all’aperto dove vengono stoccate le materie prime per produrre l’acciaio. Un intervento di circa 300 milioni, affidato dai commissari Ilva alla società Cimolai, ma a carico finanziariamente del nuovo investitore Arcelor Mittal, che dovrebbe concludersi nei primi mesi del 2020. “Nel corso del sopralluogo sono state illustrate da Ilva in amministrazione straordinaria e dalla ditta Cimolai, affidataria dei lavori, le attività propedeutiche e lo stato di avanzamento della realizzazione delle opere, attualmente sono in corso le fasi fondazionali profonde e di assiemaggio delle strutture metalliche della prima struttura”, spiega la Fiom: “L’ azienda ha chiarito i punti riguardanti le richieste effettuate dalla Fiom Cgil in merito ai depositi temporanei e alla caratterizzazione del suolo, della falda superficiale e di quella profonda”.
La Fiom rileva che “la caratterizzazione del suolo ha evidenziato tre hot spot (parco 1, parco 3 e parco 5) in cui sono stati riscontrati valori superiori a quelli previsti dalla normativa vigente per i quali è stata effettuata complessivamente una rimozione di suolo per una profondità di due metri e una superficie di 1.100 metri”. Nello specifico, evidenzia il sindacato dei metalmeccanici Cgil, “su due dei tre hot spot, Arpa Puglia, dopo specifiche verifiche analitiche, ha autorizzato la rimozione del suolo ove vi erano stati i superamenti rilevati”. Rispetto al tema delle falde e limitatamente a quella superficiale “è in corso una messa in sicurezza di emergenza, operativa 24 ore al giorno, attraverso un sistema di 11 pompe di emungimento, invio a un impianto di trattamento acque e successivo scarico delle stesse. Nessun superamento dei valori previsti per legge è stato invece riscontrato nelle attività di caratterizzazione effettuate per la falda profonda”.
La Fiom tarantina ha inoltre richiesto “un sopralluogo operativo sul cantiere con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza per verificare il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro da effettuare nei prossimi giorni, oltre a dettagliate informazioni sulle ditte che operano nel cantiere anche in relazione ai profili contrattuali adottati per scongiurare possibili dumping contrattuali”. La Fiom Cgil conclude dichiarando che è “fondamentale continuare a seguire l’evoluzione dello stato di attuazione delle prescrizioni Aia affinché si proceda verso un serio processo di risanamento ambientale che tuteli l’ambiente e il territorio”.