Ilva, Di Maio: con Arcelor Mittal “non ci sono passi in avanti”
Il ministro spera “di poter riconvocare il tavolo Ilva questa settimana. Ma non lo riconvoco – dice – se non ci sono da parte dell’azienda segnali di miglioramento sul piano occupazionale. Non ha senso rivederci se si prevedono 10.000 assunti su oltre 13.500 e tutti gli altri che devono restare a carico dello Stato”. Dopo un incontro “non “soddisfacente”, dice ancora Di Maio, l’azienda “batta un colpo e cominci a dire se si sposta dai numeri concordati con l’ex ministro Calenda e forse allora possiamo cominciare a ridiscutere”.