L’entusiasmo dei tanti bambini presenti è stato la testimonianza migliore del successo di una lodevole iniziativa che si è svolta questa mattina nella pineta di Faggiano. Questo luogo è stato, infatti, scelto per liberare decine e decine di esemplari di animali selvatici curati dal Centro Faunistico Regionale di Bitetto in collaborazione con la Facoltà di Veterinaria dell’Università di Bari. Presente e concretamente partecipe all’iniziativa anche il WWF Taranto con Fabio Millarte, ormai riferimento locale per le sue competenze in ambito naturalistico e sempre disponibile a raccogliere esemplari di fauna in difficoltà ritrovati nella nostra provincia.
Un prezioso pol
Tantissimi i falchi grillai (una quarantina) liberati tra gli alberi della pineta. Rapidamente essi hanno preso il volo e per un po’ hanno volteggiato sui presenti strappando esclamazioni di entusiasmo sopratutto nei bambini con i nasi all’insù. I grillai da qualche anno stanno diffondendosi nella nostra Regione, provenienti soprattutto dalla Basilicata.
Abbondanti ormai a Laterza e Ginosa, non è raro avvistare questi rapaci addirittura in città dove nidificano nelle fessure tra i tufi dei vecchi palazzi in centro. Sono uccelli migratori che generalmente svernano nel nord Africa e che tornano comunque sempre nello stesso luogo.
Parenti stretti dei grillai, ma di dimensioni leggermente maggiori, sono alcuni gheppi, anch’essi liberati nella pineta. Ma lo spettacolo è continuato con la liberazione di alcune civette, di alcuni bellissimi esemplari di gufi, di due piccoli assioli, di una poiana dai grandi artigli, di tre variopinti gruccioni, di due gabbiani reali capaci in pochi minuti di percorrere la distanza che separa Faggiano dal mare. Terminati i volatili, si è passato a liberare i piccoli mammiferi che dovrebbero trovare proprio nella pineta il loro habitat ideale.
Tanta gioia nell’assistere alla liberazione di un gran numero di animali selvatici e addirittura qualche lacrima di commozione tra la gente presente.
La Natura riesce sempre a stupire ed affascinare con la bellezza dei suoi esseri viventi. Per amarla spesso è sufficiente avvicinarsi ad essa e anche un’occasione come quella di oggi può servire a ciò.
Presente all’iniziativa anche il padrone di casa, il sindaco di Faggiano Antonio Cardea, al quale vorremmo però raccomandare il massimo impegno nel proteggere la zona di verde che abbraccia il suo paese. Non abbiamo visto cartelli che regolamentino in qualche modo l’accesso alla pineta o che suggeriscano norme di comportamento per i visitatori.
Inoltre, uno spettacolo poco gradevole si presenta a chi visita quell’area: centinaia di cartucce usate dai cacciatori sono disseminate nel bosco.
Riteniamo che un luogo scelto per la liberazione di tanti animali selvatici meriti il massimo rispetto da un punto di vista naturalistico e che perciò diventi incompatibile con la pratica della caccia. Se è nei suoi poteri, chiediamo al sindaco di Faggiano di vietare in futuro la caccia in tutto il bosco di Faggiano, salvaguardando così la fauna e rafforzando l’immagine di territorio amico degli animali.
Articolo di Giuseppe Aralla
Foto di Luciano Manna
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