Ilva, Vianello (M5S): stiamo lavorando per la progressiva chiusura delle fonti inquinanti
“Nella procedura di gara per la cessione dell’Ilva ci sono stati errori di metodo e di merito. La risposta dell’Anac conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto, bene ad aver avuto cautela”. Lo sostiene il deputato del Movimento 5 Stelle Giovanni Vianello, membro della commissione Ambiente.
“L’Anticorruzione ha giustamente riconosciuto una lesione della realizzazione delle prescrizioni ambientali e della concorrenza per proroga, sia nel termine finale che in quelli intermedi, restringendo in maniera falsata il campo degli offerenti” sottolinea.
“Un autentico pasticcio causato e prorogato per troppo tempo dall’ex ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che ha evidentemente dimostrato l’incompetenza del precedente Esecutivo Pd. Non bastavano i 12 decreti ‘Salva Ilva’, in cui la tutela di Taranto è sempre stata assente, ma l’operato dell’allora governo ha consentito agli offerenti di disporre a loro piacimento, attraverso adeguamenti al piano e l’attuazione delle prescrizioni. Una continuità del ricatto occupazionale inaccettabile. Luigi Di Maio ha dimostrato di essere un ministro più saggio, e di sicuro interessato a garantire salute e lavoro, mentre sia centrodestra che centrosinistra continuavano a prenderlo per un ‘perdi tempo’ solo perché voleva fare maggiori approfondimenti sulle 23.000 pagine del dossier Ilva” ribadisce il portavoce M5S.
“Ora – conclude Vianello – sarà il Movimento 5 Stelle che rimedierà ai numerosi errori avvenuti in questi anni. Stiamo lavorando per la progressiva chiusura delle fonti inquinanti, l’attuazione delle bonifiche e quindi finalmente la riconversione economica della città di Taranto”.