Approvato dal Consiglio regionale il Disegno di Legge “Disciplina in materia di emissioni odorigene” con il voto contrario del M5S.
“Con l’approvazione di questa legge – spiegano i consiglieri pentastellati – cala il sipario su una sceneggiata della maggioranza partita con la campagna elettorale nel 2015, quando il testo approvato nella scorsa legislatura era un cavallo di battaglia dei candidati che sottolineavano come questa legge fosse pensata per tutelare i cittadini dal momento che imponeva precisi limiti e prescrizioni.
Da quel momento – aggiungono – alla norma sono seguite una serie infinita di proroghe e altre pantomime conclusesi con un testo che torna indietro rispetto al passato. Dispiace essere stati gli unici a dare battaglia in aula per migliorare il testo è a votare contro la sua approvazione, con il centrodestra che si è astenuto. Oggi abbiamo assistito ad un teatrino nel teatrino quando, al momento di votare un nostro emendamento per introdurre valori limite per le emissioni, il Governo ha prima espresso parere positivo e poi negativo, con i consiglieri di centrosinistra che hanno cambiato voto in corsa nonostante la votazione fosse già chiusa. Una confusione dovuta anche al fatto che non c’è stato un assessore a seguire i lavori e l’iter della legge”.
“Auspicavamo – proseguono i pentastellati – venisse approvata una legge che potesse servire davvero a migliorare la qualità della vita dei cittadini ed a ridurre l’impatto delle emissioni odorigene, invece ci troviamo davanti ad un testo che fa un notevole passo indietro rispetto al passato, tutto ciò dopo aver accolto le osservazioni di Confindustria che si lamentava per l’eccessiva ristrettezza della norma. Così com’è, la legge prevede solo linee guida operative per la definizione dei limiti delle emissione e per le attività di monitoraggio.
Dal canto nostro abbiamo fatto il possibile per migliorare la norma – continuano – riuscendo in commissione ambiente, con i nostri emendamenti, a far includere nell’ambito d’immediata applicazione impianti come i depuratori e a far sì che sia previsto l’obbligo di confinamento dei processi di lavorazione che generano emissioni odorigene significative, cioè che le attività siano svolte in ambiente chiuso; purtroppo, le criticità erano davvero troppe come sottolineato anche dai rilievi dell’Arpa di cui si doveva tenere maggiore considerazione. Purtroppo – concludono i cinquestelle – non è la prima volta che assistiamo ad un teatrino simile ma ci auguriamo che sia l’ultima, per il rispetto di tutti i cittadini che siamo chiamati a rappresentare”.
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