Ilva, Di Maio: “Ce la metterò tutta ma non ho la bacchetta magica”
Sull’Ilva di Taranto “ce la metterò tutta ma non ho la bacchetta magica, non ho i superpoteri. Sto cercando di capire cosa mi ha lasciato in eredità il vecchio governo. Presto prenderò una decisione. E’ un dossier delicato che riguarda una intera regione se non un intero Paese”. Così Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, a ‘Coffee break’ su La7.
I vertici di ArcelorMittal hanno ribadito “il proprio impegno” per il rilancio industriale, ambientale e sociale dell’Ilva si legge in una nota diffusa da ArcelorMittal ieri sera al termine dell’incontro, il primo con il nuovo governo, tra una delegazione ai massimi livelli del gruppo franco-indiano composta da Lakshmi Mittal, Aditya Mittal, Ondra Otradovec, Geert Van Poelvoorde, Matthieu Jehl e Samuele Pasi con il ministro Di Maio.
“Durante l’incontro – si legge nella nota – i vertici di ArcelorMittal hanno ribadito il proprio impegno per il rilancio di Ilva da un punto di vista industriale, ambientale e sociale, con particolare attenzione nei confronti della comunità nazionale e di quelle locali nelle quali operano gli stabilimenti Ilva, con ciò sottolineando lo spirito di responsabilità che anima l’azienda nell’assumere la gestione e la proprietà di Ilva. ArcelorMittal è pronta a chiudere l’operazione entro il periodo concordato ed essere operativa dal 1 luglio 2018“.
“I piani industriale e ambientale saranno supportati da un forte impegno sociale, volto ad ottenere le migliori performance in termini di sicurezza, a sviluppare nuove capacità e competenze dei lavoratori di Ilva e alla costruzione di rapporti di cooperazione duraturi con le istituzioni locali e le comunità circostanti”, si sottolinea nel testo, riaffermando la volontà del gruppo franco-indiano “di iniziare il prima possibile l’attuazione di questi piani ambientali e industriali per Ilva, in modo da agevolare in tempi rapidi il rilancio di quest’ultima e in maniera da offrire soluzioni tangibili alle legittime aspettative e preoccupazioni dei lavoratori e dei cittadini di Taranto, Genova, Novi e degli altri siti produttivi”.
ArcelorMittal si è impegnata per un investimento totale di 4,2 miliardi di euro che comprende: più di 1,1 miliardi di euro in conto capitale per l’ambiente al fine di conseguire performance ambientali ottimali in aree cruciali, quali le emissioni nell’atmosfera e il trattamento delle acque; spese in conto capitale in ambito industriale superiori a 1,2 miliardi di euro, per recuperare la ritardata manutenzione e per effettuare un consistente programma di investimenti negli altiforni e negli impianti per la produzione di acciaio, come il rifacimento del rivestimento interno dell’altoforno n.5; 1,8 miliardi di euro di corrispettivo per l’acquisizione. Ilva “è una realtà strategica per l’Italia non solo da un punto di vista economico, ma anche tecnologico e sociale”, afferma ancora la società nella nota, riconfermando l’impegno a “essere operativa in loco e di iniziare il prima possibile il turnaround di Ilva”. (Adnkronos)