Quando si riceve una cartella esattoriale da parte dell’ex Equitalia, ora Agenzia delle Entrate Riscossione, o da un qualsiasi altro ente incaricato alla riscossione, di certo non si tratta di buone notizie.
Una cartella esattoriale, o cartella di pagamento, può essere recapitata quando non hai versato (anche per pura dimenticanza) delle somme dovute nei confronti di un’Amministrazione (Stato, Regione, Provincia, Comune di residenza) o di un Ente competente (INPS, Agenzia delle Entrate) e il creditore decide di farsi valere con un fermo amministrativo.
Infatti, se la cartella non verrà pagata entro 60 giorni, partirà un procedimento di blocco dei veicoli a motore a te intestati iscritti nei pubblici registri (ad esempio auto e moto), il cosiddetto Fermo Amministrativo.
Il fermo amministrativo è un atto con il quale gli enti pubblici (Agenzia delle Entrate etc.) o le amministrazioni (Comuni, Regioni, Stato, ecc.), tramite i propri agenti di riscossione bloccano la circolazione di un’auto o di una moto per poter riscuotere tributi, tasse e sanzioni dovute. Il credito può ad esempio essere per un mancato pagamento di IVA, IRPEF, bolli non pagati oppure in seguito a multe relative a violazioni al Codice della Strada, ad esempio per infrazione accertata da autovelox.
Per legge l’iscrizione del fermo amministrativo auto è preceduta da una comunicazione con raccomandata a/r che avvisa il debitore di provvedere al pagamento entro 30 giorni.
’iscrizione del fermo amministrativo limita fortemente la libertà del veicolo, che dovrà appunto rimanere fermo, fino a quando non verrà saldato il debito e cancellata l’iscrizione del fermo amministrativo dal PRA.
Nella pratica, un auto con fermo amministrativo:
non può circolare, pena un’ulteriore sanzione (si rischia una multa da 770 € a 3.114 €);
non può essere radiata dal PRA: vuol dire che durante il fermo amministrativo auto (o il fermo amministrativo moto) il veicolo non può essere demolito o esportato all’estero;
è possibile vendere auto con fermo amministrativo, ma il veicolo non può comunque circolare e non può essere radiato dal PRA: va quindi messo a conoscenza l’acquirente del fermo amministrativo sul veicolo e il conseguente divieto di circolazione.
Il fermo amministrativo rimane fino a quando il debito non verrà saldato.
L’unico modo per togliere un fermo amministrativo, al di là dei casi particolari che vedremo tra poco, è provvedere alla cancellazione. Se intendi cancellare il fermo amministrativo su un veicolo a te intestato dovrai presentare i seguenti documenti:
provvedimento di revoca in originale (è il documento rilasciato dal concessionario della riscossione al momento del saldo del debito);
Certificato di Proprietà Cartaceo in originale oppure del certificato di proprietà digitale.
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