Ilva, Fiom su Pla/2: nessun aumento della produzione, si brancola nel buio

“Ilva ancora una volta rilascia comunicazioni a mezzo stampa che tendono a nascondere le responsabilità di un management incapace anche di programmare la ripartenza di un reparto”. E’ quanto si legge in una nota della Fiom Cgil.

“Infatti, a seguito della nostra denuncia sulla ripartenza e successiva fermata del Pla/2 – spiega il sindacato – apprendiamo dalla stampa, e non nei luoghi in cui dovrebbero essere affrontate tali problematiche, che il rinvio dell’eventuale ripartenza è dovuto da “una buona performance per la trasformazione di bramme che ha indotto ilva a programmare un ulteriore periodo di produzione del treno lamiere.”

Riteniamo pertanto doveroso fare un chiarimento in merito a quanto apparso sulla stampa in assenza di un confronto serio con le relazioni industriali: la ripartenza del reparto PLA/2, annunciata a fine gennaio per i primi di aprile, è avvenuta soltanto il 2 maggio grazie al pressing delle organizzazioni sindacali.

È evidente che la stessa ripartenza dell’impianto doveva avvenire attraverso una scorta di bramme tale da consentire una produzione di almeno 30 giorni, così non è stato e ilva ha annunciato la fermata danneggiando ancora una volta i lavoratori del treno lamiere.

Ilva avrebbe inoltre dovuto incontrare le organizzazioni sindacali per programmare il secondo trimestre in merito alla produzione ma, ad oggi, non vi è stata nessuna convocazione così come sulla disdetta della Fiom Cgil dal protocollo di sicurezza.

La vertenza è in una fase molto delicata e, nonostante le tante difficoltà, come Fiom continueremo a rivendicare maggiore sicurezza, investimenti su manutenzione ordinaria e straordinaria e una continuità produttiva, in particolare per i tubifici, che possa ridare ai lavoratori quella fiducia ormai smarrita”.