Ilva, D’Alò (Fim Cisl): «Riaprire il “Tavolo” per non lasciare soli i lavoratori»

«Abbandonare il “Tavolo” è stato un grave errore». Così il segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi, Valerio D’Alò, all’indomani del gesto compiuto dal ministro Claudio Calenda durante il confronto al Mise.

«Calenda ha abbandonare il “Tavolo” cedendo alle provocazioni di una parte della delegazione. Anche se c’erano molte distanze ancora – aggiunge D’Alò – la proposta rappresentava un punto di partenza su cui iniziare a discutere. Il compito del sindacato, se lo si vuole esercitare, è anche quello di fare le trattative e portare il massimo risultato ai lavoratori. Quando non si esercita questo ruolo con responsabilità, si viene meno al mandato che i lavoratori stessi hanno conferito. Solo alla fine della trattativa, come Fim avremmo espresso in nostro parere – negativo o positivo – senza condizioni precostituite».

Lunedì inizieranno le assemblee, al termine delle quali la Fim valuterà le opportune azioni da intraprendere, anche in base ai nuovi scenari.

«Riaprire il “Tavolo” è la sola strada per non lasciare “mano libera” all’azienda, in quanto – come più volte da noi ribadito – siamo di fronte ad un accordo non è vincolante. Occorre – incalza D’Alò – riaprire il “Tavolo” anche per fornire le giuste risposte ai lavoratori in “cassa” o senza stipendio, come nel caso degli appalti. Intanto, l’Ilva non viene messa a norma; le condizioni di sicurezza peggiorano e i lavoratori stanno in “cassa”. Non abbiamo poi – conclude D’Alò – tutto questo tempo dalla nostra parte».