L’incontro tenutosi oggi 26 al ministero dello sviluppo economico sulla cessione del gruppo Ilva ha sancito la rottura delle trattative coi sindacati. Arcelormittal ha confermato il suo impegno alla assunzione di soli 8500 lavoratori a fronte degli attuali 14.000 circa.
“Ciò significa un esubero di 5.500 lavoratori che resterebbero in carico ad Ilva in amministrazione straordinaria. Una posizione per USB non discutibile. Per queste ragioni il confronto si è interrotto”, dichiara Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto. “Come abbiamo detto sin dal primo giorno Arcelormittal deve assumere tutti i dipendenti Ilva, in continuità di diritti e salari. Non siamo e non saremo disponibili a sottoscrivere accordi che non garantiscono occupazione e reddito per tutti – afferma Sergio Bellavita, USB Nazionale-. Proponiamo a Fim, Fiom e Uilm una dura mobilitazione sia contro Arcelormittal che contro il governo, responsabile in prima persona di aver raggiunto accordi con la multinazionale dell’acciaio per liberarsi del 40% dei dipendenti”.
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