Ilva, il sindaco di Taranto sposa la linea Calenda: avanti tutta coi lavori
“Alcune recenti dichiarazioni sulla vicenda Ilva ci appaiono poco ponderate. Noi registriamo che c’è ancora un Governo nel pieno delle proprie funzioni e la salute dei tarantini, come il posto di lavoro di migliaia di addetti dello stabilimento siderurgico e i conti dell’indotto, locale non possono certo attendere”. E’ quanto si legge in una nota stampa del sindaco di Taranto che a quanto pare ha rinnegato le posizioni critiche condivise nel recente passato con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, e ora sembra attivamente schierato al fianco del ministro dello Sviluppo Economico Calenda.
“D’altronde – viene detto – anche l’Unione Europea ha ormai messo da parte formalmente ogni posizione demagogica, ribadendo l’importanza del rilancio, in chiave sostenibile, di Ilva, semmai lasciando aperta la porta ad ulteriori innovazioni tecnologiche e low carbon nella produzione dell’acciaio.
Chi amministra, a tutti i livelli, lo fa con i dati reali alla mano e li maneggia con cura, per cercare di trarre da essi il meglio per le proprie comunità. Lo sa bene anche l’onorevole Di Maio, che proprio su Ilva ha rivisto la sua posizione, dimenticando forse di allertare taluni simpatizzanti e rappresentati locali. Non è più tempo di prendersi gioco dei cittadini cavalcando posizioni irrealizzabili, per qualche briciolo in più di effimero consenso. Di certo, non è il modus operandi di questa Amministrazione, che in pochi mesi, con azioni concrete e quindi molto più scomode e faticose è riuscita a rendere questo concetto chiaro a tutti.
Dunque, ancora una volta ribadiamo che il Comune è al lavoro seriamente per ricercare soluzioni rapide e concrete alla definizione della trattativa e, per il bene di Taranto, non ci facciamo intimidire da pressioni mediatiche, che sembrano rispondere alla logica dello slittamento dei cantieri previsti dal Dpcm dello scorso mese di settembre, ovvero al deragliamento dei tavoli istituzionali in essere.
Piuttosto che affollare pagine di giornali per screditare le Istituzioni al lavoro con responsabilità, noi preferiamo contribuire, per esempio, agli ordini del giorno essenziali dell’Osservatorio allestito in seno alla procedura di cessione di Ilva, per governare i processi in atto nell’interesse esclusivo della comunità ionica. Vada avanti senza incertezza il ministro Calenda, a Taranto non serve confusione, servono contenuti, è solo su questi saremo inflessibili”.