“Il capitale quotidiano”: allo spazio Gagarin si discute di alternative economiche
Produzione culturale, servizi sociali, agricoltura e distribuzione alimentare, trasporti, gestione dei rifiuti e delle risorse idriche. Saranno questi i temi al centro del secondo appuntamento con “I venerdì di Gagarin”, il ciclo di iniziative culturali promosse dallo spazio sociale Gagarin di Taranto. Venerdì 20 aprile, alle 18, in via Pasubio, si terrà la presentazione del libro “Il capitale quotidiano. Un manifesto per l’economia fondamentale”.
Al dibattito parteciperà uno degli autori, il prof. Angelo Salento. Con lui dialogheranno Roberto Polidori, dirigente del sindacato dei bancari Fisac Cgil Taranto, e Paolo Rubino, presidente dell’associazione di agricoltori Tavolo Verde.
Il libro – frutto di un percorso di ricerca transnazionale – spiega perché anche in Italia, come nel resto d’Europa, la corsa irresponsabile verso l’estrazione di valore e l’utile di breve periodo coinvolge imprese, istituzioni locali e soggetti a cavallo tra pubblico e privato. Una serie di casi di studio mostra come una simile tendenza stia minando le basi dell’economia fondamentale, alimentando fratture e diseguaglianze sociali. A fronte di questa deriva – spiegano gli autori – non bastano forme molecolari di autodifesa della società. Serve invece ritrovare la strada di un’innovazione sociale radicale e di un riformismo non liberista. Per tutte le attività economiche fondamentali deve valere una licenza sociale: l’attività economica, privata o pubblica che sia, si deve ritenere legittima soltanto se opera a vantaggio, e non a detrimento, della società.
Angelo Salento è ricercatore di Sociologia presso l’Università del Salento, dove insegna Sociologia economica e del lavoro e Sociological Analysis of Development. Fra le sue pubblicazioni, “La fabbrica della crisi. Finanziarizzazione delle imprese e declino del lavoro” (con G. Masino; Carocci, 2013); “Se questo è un lavoro. Meccanismi estrattivi e pratiche di resistenza nell’economia fondamentale”, in «Sociologia del lavoro», 2016 (con F. Barbera e J. Dagnes).