Appuntamento venerdì 23 marzo alle ore 17 a Manduria con l’assessore regionale all’agricoltura Di Gioia.
Turismo sostenibile e sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali: sono questi i due ambiti tematici in cui intende muoversi il GAL Terre del Primitivo per il nuovo Piano di Azione Locale 2014-2020.
Dopo una lunghissima fase di ascolto, durata oltre un anno, e un minuzioso lavoro di progettazione, ci siamo: il nuovo PAL dal titolo “Il Museo diffuso delle Terre del Primitivo: un territorio da condividere” sarà presentato ufficialmente venerdì 23 marzo alle ore 17.00 a Manduria presso la sede del GAL (ex convento delle Servite in via L. Omodei 28).
Tra i relatori saranno presenti l’Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Leonardo Di Gioia, l’Autorità di Gestione PSR Puglia 2014-2020 Gianluca Nardone e il Responsabile di Raccordo della misura 19 Cosimo Roberto Sallustio.
Un territorio ricchissimo e variegato, un vero e proprio museo a tuttotondo, da promuovere come destinazione turistica, all’insegna del prodotto d’eccellenza che lo caratterizza: il Vino Primitivo di Manduria.
“Abbiamo immaginato una sorta di esposizione permanente di questo angolo di Puglia- commenta il Presidente del GAL Terre del Primitivo Dario Daggiano– che mette insieme risorse naturalistiche, artistiche, storiche, enogastronomiche e, soprattutto, umane. Perché in questi luoghi è ancora possibile trovare l’autenticità. Che è poi la nostra vera ricchezza”.
Oggi sempre più si punta ad un turismo esperienziale, ma occorre essere preparati e attivare sinergie concrete. “Questo PAL- spiega il Direttore del GAL Rita Mazzolani– nasce dal fabbisogno espresso dal territorio di consolidare ed incrementare l’attrattività attraverso una caratterizzazione più distintiva dell’offerta turistica territoriale, senza dimenticare tecnologie e servizi”.
La strategia si sviluppa attraverso l’attuazione di 13 interventi, tre dei quali saranno realizzati direttamente dal Gruppo di Azione Locale, gli altri- attraverso bando- da giovani, imprese ed enti pubblici. Il tutto per creare un museo diffuso inteso come valorizzazione del sistema delle risorse naturali e antropiche e affermazione dell’identità locale.
L’appuntamento di venerdì è particolarmente atteso dai territori coinvolti (che includono le province di Taranto e Brindisi) e che sono chiamati a partecipare. Al termine dei lavori, è prevista una degustazione con prodotti tipici pugliesi.
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