L’Unione Europea apre una procedura contro l’Italia per le patenti di guida
L’Unione Europea apre una procedura contro l’Italia per le patenti di guida. La Commissione ha inviato una lettera di messa in mora a Germania, Italia, Lettonia e Paesi Bassi, per esortarli a rispettare le norme comuni sulle patenti di guida. L’allegato I di tale direttiva stabilisce in che modo devono essere riportate sulla patente le limitazioni alla guida (ad esempio, l’obbligo di guida con lenti) e altre informazioni supplementari. Germania, Italia, Lettonia e Paesi Bassi hanno tuttavia adottato misure a livello nazionale che contrastano con alcune di tali prescrizioni. I 4 Stati membri dispongono ora di due mesi per replicare alle argomentazioni addotte dalla Commissione, in caso contrario la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato.
Donne al volante, pericolo costante? A quanto pare non è così
Le esponenti del gentil sesso sono infatti decisamente più prudenti alla guida rispetto agli uomini. Solo un quarto degli incidenti stradali (26,6%) è causato dalle donne. È questo lo scenario che emerge da una indagine condotta dal Centro Studi Contintental sulla base delle statistiche sugli incidenti stradali nel 2016 rese note dall’Istat.
Se da un lato le donne dimostrano di essere attente alla sicurezza quando sono parte attiva della circolazione, dall’altro lato occorre prestare più attenzione nei loro confronti quando sono attori passivi nella circolazione stradale. Infatti, come precisato dal Centro Studi Continental, dal 1981 al 2016 il numero di uomini che sono stati coinvolti in un incidente stradale riportandone qualche conseguenza è calato del 4,2%.
Nello stesso periodo il numero di donne che hanno riportato conseguenze dal coinvolgimento in un incidente stradale è aumentato del 36%. In tema di sicurezza stradale, comunque, la strada da percorrere è ancora lunga: nonostante il calo degli incidenti (si è passati dai quasi 7.000 morti all’anno del 2001 ai 3.283 del 2016, fonte Istat), sono ancora troppo elevati il numero di sinistri che riportano gravi conseguenze. Lo sviluppo tecnologico, e l’avvento dei sistemi di assistenza alla guida danno un contributo essenziale alla sicurezza della strada e dei suoi utenti.
Occorre però, da parte di tutti, un comportamento responsabile. Oltre l’80 per cento degli incidenti infatti è provocato da errori umani o comportamenti al di fuori delle regole. Nessuna tecnologia potrà mai sostituire una guida consapevole e i quasi 10 morti al giorno per incidente stradale rimangono un fatto inaccettabile.
A cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione – Giornalista – Insegnante ed istruttore di scuola guida Autoscuola 2000 Di Cuia, via Calamandrei, 12 (Taranto)