“Ho chiesto ad Arpa Puglia delucidazioni sullo stato degli impianti CISA di Massafra e Statte. La risposta è stata che l’ente ha inoltrato già nel 2017 alla Regione Puglia un documento relativo ai due impianti in cui si confermano ‘le non conformità anche potenziali, le criticità e le condizioni per il gestore già oggetto di segnalazione, tra le quali una inerente alle emissioni diffuse odorigene’. L’Arpa precisa anche che non può fornire ‘informazioni di dettaglio su atti inerenti all’accertamento di violazioni ambientali con rilevanza penale’. Dunque, è alla Regione che torno a chiedere con forza: di cosa stiamo parlando quando l’Arpa cita ‘violazioni’ con ‘rilevanza penale’? Vi sono dei rischi per la salute dei cittadini? La Regione non può continuare a stare in silenzio. I cittadini meritano chiarezza. Subito”. Lo dice l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, in merito alla risposta ricevuta dall’Arpa Puglia sulla situazione degli impianti CISA di Massafra e Statte. “Per quanto riguarda le possibili emissioni in atmosfera – continua D’Amato – l’Arpa ci comunica che non dispone di rilevazioni di sostanze odorigene in aria ambiente effettuate nei centri urbani a Statte e Massafra ma solo di segnalazioni olfattive della popolazione. Auspico l’avvio rapido del laboratorio olfattometrico dell’Agenzia e la realizzazione di campagne di monitoraggio dei due Comuni ionici, così come annunciato dalla stessa Arpa Puglia”, conclude.