Cartelle pazze, Taranto Respira: urge riordino della gestione comunale

Premesso che il pagamento delle imposte è un dovere civico, in quanto necessario a finanziare i servizi che gli Enti pubblici devono fornire al cittadino, è tuttavia inaccettabile che tantissima parte della popolazione venga inondata da solleciti di pagamenti ,secondo una reiterata prassi ormai consolidata a tal punto da far pensare ad una manovra per poter vessare i contribuenti ed arricchirsi con le spese di notifiche. Migliaia di cittadini , infatti, si sono visti recapitare gli avvisi IMU 2012, inviati massicciamente a solo pochi giorni prima della prescrizione quinquennale.

Nessuno screening tributario è stato effettuato né gli avvisi tengono conto delle esenzioni relative alle abitazioni principali, delle pertinenze, delle eventuali inagibilità e, addirittura, in alcuni casi il contribuente viene chiamato a pagare due volte per la stessa cartella Al disagio che ne consegue per lo spreco di tempo e perdite di giornate lavorative, a causa delle lunghe file davanti agli uffici comunali, va aggiunto che l’inefficienza della macchina comunale comporta  un notevole stress psicologico soprattutto nelle persone anziane in quanto al contribuente è affidato l’onere della prova, per cui, se non si è conservata alcuna ricevuta di avvenuto pagamento, si rischia di pagare sanzioni non dovute.

Il paradosso è che l’emissione a pioggia di cartelle pazze, risultanti poi errate in toto o in parte, anziché favorire le entrate delle casse comunali, costituisce, al contrario, un notevole aggravio di spese per l’Amministrazione, considerando i costi di stampa e notifica degli accertamenti, gli eventuali straordinari dei dipendenti comunali ,per far fronte alle molteplici richieste di annullamento in autotutela e la successiva stampa dello sgravio.

Poiché le carenze di una macchina amministrativa, in un Paese civile, non possono e non devono ricadere sulla testa dei cittadini, come Movimento civico “Taranto Respira”, con il nostro consigliere Vincenzo Fornaro, crediamo che sia ormai indifferibile un intervento di riordino e razionalizzazione del sistema informativo delle entrate locali, che affronti anche in modo serio e compiuto il problema del frequente verificarsi di errori macroscopici nell’attività di accertamento e riscossione dell’Amministrazione finanziaria.

 Vittoria Orlando per TarantoRespira