Ilva, M5S:  bonifiche e riconversione economica con chiusura delle fonti inquinanti

“La posizione del Movimento Cinque Stelle è chiara su Ilva: la riconversione economica passa ovviamente dalla chiusura delle fonti inquinanti, senza le quali le bonifiche sarebbero inutili”. Lo dichiarano in una nota congiunta i candidati del Movimento Cinque Stelle alla Camera, Alessandra Ermellino, Rosalba De Giorgi, Giovanni Vianello, Gianpaolo Cassese, il candidato al Senato, Mario Turco e i portavoce del Movimento Cinque Stelle in Consiglio comunale, Massimo Battista, Francesco Nevoli e regionale, Marco Galante e Antonella Laricchia.

“La linea del Movimento per il futuro dell’Ilva di Taranto – si legge – prevede, come ha detto Di Maio, una riconversione economica dell’area. La chiusura delle fonti inquinanti è la logica conseguenza, da attuare attraverso un accordo di programma finalizzato alla salvaguardia del reddito dei lavoratori, con formazione e impiego nelle bonifiche.

Dispiace che qualcuno abbia provato con delle forzature, anche abbastanza palesi, a strumentalizzare le parole del candidato premier del M5S, giocando ancora una volta in questa campagna elettorale con la salute dei cittadini.

D’altronde, quando si parla dei 13 mila  posti di lavoro si fa riferimento al numero di occupati che si creerebbe investendo un solo miliardo di euro in bonifiche. Con l’innovazione dell’impresa 4.0 si darà impulso a una produttività da troppo tempo stagnante, a nuove economie sostenibili come quella circolare, incentivi al turismo green e culturale, valorizzazione dei prodotti agricoli e ittici e soprattutto una svolta nel campo delle rinnovabili investendo nella ricerca che in tutta Italia, non solo a Taranto, è rimasta al palo a causa dei Governi che hanno favorito unicamente le fonti fossili.

L’obiettivo del Movimento Cinque Stelle è quindi salvaguardare il reddito e creare nuovi posti di lavoro in vista unicamente della riconversione post chiusura, che naturalmente non potrà avvenire dall’oggi al domani. Se, come ha ribadito il nostro candidato premier, ci vorranno cinque o dieci anni per pianificare il percorso di riqualificazione dell’area industriale, il Movimento garantirà ai cittadini di Taranto e a tutti i lavoratori impiegati un passaggio che non sarà traumatico ma garante sia della salute che del reddito per i lavoratori”.