Ilva, Melucci: “Al presidente Gentiloni è stato fornito un quadro distorto”

“Certo, sorprende che il presidente del Consiglio esprima preoccupazione per la sorte di investimenti stranieri, quando a Taranto stiamo affrontando la madre di tutte le battaglie, in tema di salute, ambiente, lavoro, futuro”. E’ il commento del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.

“Qui siamo in attesa di vedere le garanzie e le vere carte del progetto di Mittal, non siamo noi a dover rassicurare il privato, se siamo ancora in un Paese civile – continua il primo cittadino – conoscendo il valore e l’integrità del presidente Gentiloni sono sicuro che gli abbiano fornito un quadro un po’ distorto, carico di connotazioni politiche, che invece non esistono.

Tuttavia, al presidente Gentiloni non posso non riconoscere la disponibilità ad un dialogo rispettoso, finalmente un approccio ben diverso dagli insulti sin qui ricevuti da alcuni componenti del Governo. A lui, come a tutte le parti che intendessero recuperare analoga lealtà istituzionale, confermiamo la massima disponibilità del Comune di Taranto. Ma adesso serve un confronto serio, pragmatico, senza pregiudiziali circa le istanze dell’Amministrazione e dei suoi cittadini”.

Melucci interviene anche sulle dichiarazioni del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, De Vincenti:  “Esprimo rammarico, perché se questo Governo continua a definirci delinquenti, irresponsabili, incompetenti e chi più ne ha più ne metta, davvero resta poco spazio per costruire qualcosa di utile a tutte le parti. Inviterei il Ministro ad usare con più parsimonia perifrasi come “proposte che violano la legge da parte degli enti locali”, ricordandogli che quella legge di cui parla con disinvoltura è rappresentata anche da numerosi decreti salva Ilva, che hanno di fatto stravolto il nostro ordinamento giuridico e talvolta i principi della carta costituzionale.

Se forse iniziassimo a parlare di leggi salva Taranto non sarebbe male, saremmo anche disposti a tenerci queste mancanze di rispetto. Circa il Cis ho notizie meno confortanti di quelle enunciate oggi. Sarebbe ora che anche gli altri attori istituzionali presenti al tavolo prendessero il coraggio di posizioni più oggettive a favore dell’interesse di Taranto. Ma per evitare di infrangere altre presunte leggi, taceremo”, conclude Melucci.