Ilva, Fiom Cgil: il rischio è che si scateni concorrenza tra gli stabilimenti del gruppo

Si è tenuto oggi il primo incontro della 3-giorni che, nelle intenzioni delle parti, dovrebbe portare il confronto fuori dalla fase interlocutoria. All’incontro era presente la viceministra Bellanova, la delegazione di Arcelor Mittal guidata dal vicepresidente Matthieu Jehl, le organizzazioni sindacali con i rappresentanti nazionali, di Taranto e le Rsu di stabilimento. L’argomento di oggi era lo stabilimento pugliese del Gruppo Ilva. Di seguito un resoconto della Fiom Cgil.

L’azienda ha presentato slide con cui ha spiegato il posizionamento del Gruppo Arcelor Mittal in Europa e, nello specifico, la struttura organizzativa dello stabilimento di Gand in Belgio, che da sempre presenta come quello più simile a Taranto. Per Mirco Rota, coordinatore nazionale Fiom per la siderurgia, “nel presentarci il funzionamento organizzativo di Gand, l’azienda ci ha spiegato che il sistema degli approvvigionamenti di materie prime, dei servizi, la locazione degli ordini, delle commesse e le risorse finanziarie è centralizzato a livello europeo per tutto il Gruppo. Questo pone una prima nostra preoccupazione per quanto riguarda la catena dei fornitori locali, sulla quale abbiamo chiesto un chiarimento.

Il rischio che intravediamo, inoltre, è che si scateni una concorrenza tra stabilimenti all’interno del Gruppo, dove l’unica differenza potrebbe essere fatta dagli investimenti. Inoltre – continua – l’azienda, anche su nostra richiesta diretta, non ha spiegato cosa pensa di fare  con le terziarizzazioni. Quali sono cioè le logiche che possono giustificare le attività da svolgere all’interno del perimetro Ilva e quelle da terziarizzare. Su questi e altri argomenti – conclude Rota – abbiamo chiesto di discutere nell’incontro di domani mattina, per provare a dare risposte concrete in un confronto che non ha ancora affrontato i nodi cruciali, a partire dal risanamento ambientale, fino ad arrivare all’occupazione”.