Ilva, domani ennesimo wind day mentre la Bellanova dice: chiusura non è soluzione
ROMA – “Ieri ho confermato un’agenda molto fitta relativa alla Trattativa Ilva. Siamo a un passo dal far ripartire finalmente l’ambientalizzazione in un territorio che è stato devastato dal disinteresse, dal disimpegno e dalla complicità di chi ha avuto responsabilità di Governo e si è voltato dall’altra parte”. Così la vice ministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova da Brindisi, a margine dell’incontro ‘L’Italia al centro: crescita, diritti, Mezzogiorno. Bilancio di una legislatura’, con i parlamentari Elisa Mariano e Salvatore Tomaselli.
Rassicurazioni che arrivano mentre a Taranto si è alla vigilia dell’ennesimo wind day. Per l’undicesima volta dall’inizio dell’anno scolastico le scuole del rione Tamburi di Taranto domani resteranno chiuse, così come accaduto per il 17 e il 18 gennaio. Una situazione ormai divenuta insostenibile, tanto che Comune e Asl stanno valutando una modifica dell’ordinanza per far svolgere le lezioni con un orario ridotto durante il quale le aule resteranno con le finestre chiuse per evitare l’ingresso delle polveri.
Bellanova: la soluzione non è chiudere l’Ilva, ma ambientalizzare
“Prima c’erano quelli che passavano dai Riva con il cappello in mano a prendere i finanziamenti- dice Bellanova- Noi siamo quelli che hanno considerato i Riva responsabili della devastazione di un territorio, abbiamo nominato l’amministrazione straordinaria, abbiamo indetto una gara a livello europeo e oggi discutiamo di Piano ambientale e Piano industriale con il più grande produttore di acciaio a livello europeo. Cui abbiamo detto che dal mese prossimo è necessario partire con la copertura dei parchi minerari”. La soluzione “non è chiudere l’Ilva ma ambientalizzare, garantire sicurezza e salute per i cittadini di Taranto e per i lavoratori, rendere compatibili 20mila posti di lavoro con il rispetto della salute e dell’ambiente”, conclude.