Grottaglie, Orbello (Medico Isde): manifestiamo contro il raddoppio della discarica

Sabato 13 gennaio, alle ore 10, è indetta una manifestazione dinanzi al Municipio di Grottaglie contro l’ampliamento della discarica di Torre Caprarica. Già martedì scorso è stato convocato dalla Giunta di Grottaglie un Consiglio intercomunale per esprimere un dissenso comune politico delle Amministrazioni limitrofe (S. Giorgio, Carosino, S. Marzano, Monteparano).

L’intento è impegnare l’Ente Provincia ad esprimere l’ultimo pollice verso, all’autorizzazione del raddoppio della discarica grottagliese. Erano presenti cittadini ed associazioni tra le quali l’ISDE che rappresentavo. Si è parlato del grave problema sanitario legato alle criticità presenti nel capoluogo, ma anche nelle sue appendici insalubri provinciali e quindi dell’eccesso statisticamente significativo nei comuni di Grottaglie, S. Giorgio e Manduria del tumore maligno della tiroide nel sesso femminile. Sono dati terrificanti sciorinati da anni ormai e correttamente aggiornati dal registro tumori provinciale.

Il grosso problema italiano e del Sud Italia relativo ai rifiuti,viene ancora affrontato con metodi deleteri ed approssimativi, non tenendo conto della strategia ‘rifiuti zero’. La direttiva CE 2008/98 all’articolo 4 esplicita chiaramente quale sia la gerarchia nello smaltimento: per primo la prevenzione dei rifiuti, poi la preparazione per il riutilizzo e quindi il riciclaggio, per finire col recupero di energia (inceneritori, impianti di biomasse) e lo smaltimento in discarica che entro il 2030 deve essere contenuto al 10%. La nostra Provincia invece, smaltisce in discarica 1/10 dei rifiuti di tutta la Nazione, così da poter definire Taranto,per l’ILVA, l’ENI ed i rifiuti, Area di Sacrificio Nazionale.

Ora la Regione individuerà un sito per ogni Provincia per inceneritori di rifiuti di ultima generazione quali sono gli impianti per biomasse che continueranno a produrre grandi quantità di inquinanti e di gas clima alteranti. Molto criticabile altresì, la spesa di 10 milioni di euro per il trasporto pneumatico a Taranto 2 della “monnezza”, così come la deliberazione della giunta tarantina il 28 dicembre del 2016, mentre festeggiavamo il Natale, per il ‘revamping’ dell’inceneritore AMIU.

Discariche ed inceneritori (considerati l’amianto del XXI sec.) sono un ostacolo all’Economia Circolare (E.C.) Per essere funzionali, fanno distogliere dall’obiettivo primario della CE di rifiuti zero nel 2020, tenendo al palo la Raccolta Differenziata (e lo vediamo a Taranto col suo misero 17%) e danneggiando le filiere industriali del recupero di materie prime.

Non possiamo più costruire le nostre città ed il futuro dei nostri figli sul modello ‘usa e getta’. Questo modello lineare di crescita economica non è più adatto alle esigenze delle società moderne. Ormai ISDE (Associaz. Medici per l’Ambiente), affronta i problemi emergenti non soltanto dal punto di vista sanitario ed ambientale, ma anche, e con altrettanto impegno, da quello economico.

Questa è una terra sempre più povera, con un’emigrazione di massa. Le città del Nord Italia e del Mondo invece, superano i condizionamenti del mercato, dei signori del petrolio, delle Multinazionali e liberano il cervello dei propri cittadini dai numerosi inquinanti che così si aprono alla creatività, alle nuove professioni,alla salvaguardia dei beni comuni e di questo nostro unico Pianeta.

L’Economia Circolare è unanimemente riconosciuta come modello di riferimento per superare la crisi ambientale, sociale ed economica del nostro tempo. Serve allora, nella fattispecie, una seria politica che tenga conto delle 6 “R”: razionalizzare la filiera dei rifiuti, ridurre la produzione, attivare la Raccolta Differenziata, considerare la riparazione, il riuso e il riciclaggio.

Mentre manifesteremo contro la discarica di Grottaglie, a Massafra Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Italy alle 18.30 di sabato inaugurerà l’Osservatorio Rifiuti Zero, una chicca questa nel deprimente quadro provinciale.

Gianfranco Orbello – Medico ISDE Taranto