Ilva, ecco lo schema del Protocollo d’Intesa proposto dai ministeri agli enti locali

Il protocollo ambientale per Ilva “nasce da osservazioni del Comune riviste al tavolo Taranto. Ad un certo punto però occorre guardare alla sostanza (ambiente industria) non possiamo andare avanti all’infinito tra ricorsi, tavoli, protocolli”. E’ quanto sottolinea il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in un tweet.

Non appare entusiasta la reazione del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci che in una nota spiega: “Il Comune aveva rivendicato uno strumento più efficace come l’accordo di programma, strumento di rilevanza amministrativa peraltro accolto dal ministro Calenda, tramite dichiarazioni rilasciate subito dopo il Tavolo.  Ci giunge oggi inaspettatamente una bozza nella forma di un generico protocollo di intesa, che riteniamo non conservi analoga efficacia”. E continua, dicendo che il Comune trasmetterà “entro il prossimo fine settimana la nostra controproposta al Governo”.

Ma cosa è contenuto nella schema del Protocollo d’Intesa proposto agli enti locali dal Ministero dello Sviluppo Economico e da quello per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno? InchiostroVerde.it è in grado di pubblicare il documento in formato PdfTAVOLO ISTITUZIONALE ILVA TARANTO. SCHEMA DI PROTOCOLLO D’INTESA

LA SINTESI DEL MISE

Lo schema di protocollo introduce, nel rispetto della disciplina vigente, significativi rafforzamenti della fase esecutiva del DPCM del 29 settembre 2017, atti a recepire le istanze manifestate dalle amministrazioni regionale e locali e dalle organizzazioni sindacali.

In particolare: è stata definita una tempistica accelerata per la realizzazione di alcuni interventi di grande rilievo ambientale come la copertura dei parchi minerali e fossili, che consentirà di superare definitivamente il problema delle polveri entro il primo semestre del 2020, e la pavimentazione del parco loppa; è stato previsto un sistema di condivisione con Regione Puglia ed enti locali e di monitoraggio degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree esterne al perimetro dello stabilimento da realizzarsi da parte dell’Amministrazione straordinaria.

In tema di valutazione del danno sanitario sono state individuate modalità di esame congiunto, da parte dei firmatari del protocollo, del rapporto annuale realizzato da Arpa ed ASL competente; è stata prevista la nomina di una Commissione cui partecipano i Comuni dell’area per la definizione degli interventi di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate delle aree di Taranto dei comuni limitrofi; viene infine tenuta in attenta considerazione la problematica dei crediti residui vantati dalle imprese dell’indotto, attraverso il pagamento di tutto lo scaduto al 10 dicembre scorso e la ricerca di soluzioni per i crediti pregressi.

Il Protocollo prevede la rinuncia ai ricorsi  da parte della Regione e del Comune di Taranto, che dovrà intervenire entro 8 giorni dalla sottoscrizione del protocollo, pena la sua automatica risoluzione.  Con l’attuazione delle tempistiche e delle prescrizioni previste nel DPCM del 29 settembre e nel protocollo d’intesa, i principali interventi ambientali per Taranto saranno completati entro il 2020. Gli ulteriori interventi, previsti entro il 2023,  riguarderanno infatti impianti fermi.

EMILIANO: “QUALCHE PASSO IN AVANTI”

“Stiamo facendo qualche piccolo passo avanti. La disponibilità offerta dal presidente del Consiglio Gentiloni ad accogliere le istanze del Comune di Taranto e della Regione Puglia in un atto giuridicamente rilevante integrativo del DPCM impugnato dinanzi al Tar di Lecce è senza dubbio un fatto positivo.

Concordo con il sindaco di Taranto che lo strumento giuridico più adatto alla definizione di questo storico accordo non possa che essere quello dell’accordo di programma. Attendiamo dunque il già richiesto incontro con il presidente del Consiglio per definire le rispettive volontà politiche del Governo, della Regione Puglia e del Comune di Taranto in modo che gli uffici di ciascuna delle parti dell’accordo di programma possano procedere alla stesura dello stesso.

Data l’urgenza della vicenda mi auguro che la convocazione da parte del presidente Gentiloni avvenga il più presto possibile. Auspico inoltre che l’accordo di programma venga condiviso e sottoscritto anche dalle parti sociali e dall’azienda acquirente dell’Ilva”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.