Dal 2017 ereditiamo i germogli per una Taranto migliore?
“Eppur si muove!”. Chissà se Galileo Galilei, a cui è attribuita la celebre frase, avrebbe detto lo stesso di Taranto alla fine dell’anno 2017. Perché, se da un lato i vari analisti e commentatori hanno stilato un bilancio politico-economico della città ionica, è anche utile non trascurare i piccoli cambiamenti sociali e culturali che il 2017 ha portato in riva ai due mari.
Quello appena terminato non è stato un anno di roboanti novità per la città, bensì un periodo in cui il successo di alcune iniziative fa ben sperare per il futuro dell’intera comunità. Bisogna ancora lavorare molto, ma l’anno appena conclusosi ci ha, probabilmente, insegnato che si può guardare il bicchiere mezzo pieno.
I turisti che passeggiavano per le assolate vie del centro sono tra le cose più belle della scorsa stagione estiva. I loro commenti positivi sulla città, le promesse di ritorno e gli appunti su alcune inefficienze sono la base da cui ripartire già dalla prossima primavera (e questa volta non avremo scuse).
L’attracco delle navi da crociera ha incrementato e reso più visibile un fenomeno che registra il segno positivo già da qualche tempo.
Dal punto di vista architettonico e geografico Taranto è una città unica, i viaggiatori la apprezzano visitando i luoghi più suggestivi tra cui il Castello Aragonese ed il Museo Archeologico MarTa. Queste due perle sono ormai mete consolidate nei tour turistici, ma nel corso della scorsa estate le iniziative culturali e commerciali non sono mancate. Un piccolo grande passo per incentivare l’arrivo di nuovi forestieri e magari far crescere in noi lo spirito di accoglienza.
Il turismo non invasivo fa bene agli occhi (chi non era contento di vedere e sentire volti e accenti nuovi per le vie del centro?), alla piccola economia ed al morale di una città da troppo tempo depressa. Al di là dei retorici proclami elettorali, nel capoluogo ionico il desiderio di riscatto è passato in particolar modo dalle iniziative personali nel campo sociale.
Uomini e donne che si sono messi in gioco e, aggregando, hanno superato la barriera dell’indifferenza collettiva. Sono nate e si sono consolidate in questo modo le escursioni in riva al Mar Piccolo ideate dalla professoressa Enza Tomaselli, le passeggiate tra i vicoli di città vecchia organizzate da associazioni locali come “Le Sciaje”, le visite guidate di alcuni palazzi nobiliari nel borgo umbertino o le attività della Jonian Dolphin Conservation che imbarca turisti e curiosi alla scoperta dei delfini nel loro habitat naturale: Mar Grande. Iniziative ed eventi, sia di respiro locale che nazionale, in grado di interessare sempre un gran numero di visitatori.
Una mobilitazione che ha trovato seguito anche nell’ambito della solidarietà. Anche se in maniera diversa sono stati due gli eventi del 2017 che hanno richiamato l’attenzione di numerosi cittadini: l’emergenza migranti, che ha caratterizzato la prima parte dell’anno fino all’estate, e la raccolta benefica di fondi che ha permesso l’inaugurazione dei nuovi spazi di Oncoematologia Pediatrica nell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto.
Nel primo caso volontari e operatori sociali hanno contribuito a rendere il più possibile umano lo sbarco in terra straniera di centinaia di migranti (tanti anche i bambini e minorenni non accompagnati) fornendo loro generi di prima necessità e un tetto sotto cui rifugiarsi.
Nel secondo le donazioni di diverse associazioni del territorio, in particolare “Arcobaleno nel Cuore” e l’Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici (Uilm) di Taranto, hanno permesso l’inaugurazione dei nuovi spazi dell’Oncoematologia Pediatrica.
Il progetto è stato reso possibile anche grazie all’impegno della “iena” Nadia Toffa, che ha fatto propria la campagna di vendita solidale delle magliette nere con la scritta fucsia «Je jesche pacce pe te!!». L’iniziativa è stata proposta e promossa dall’associazione “Tutti gli amici del Mini Bar”.
Le t-shirt sono divenute due volte simbolo: oggetto di “tendenza” ed emblema della capacità di coalizzare le forze per il raggiungimento di un obiettivo importante.
Piccole storie di vita quotidiana che, unite fra loro, formano un mosaico di azioni positive. La questione Ilva, le bonifiche e le elezioni politiche saranno alcuni tra i macro temi che interesseranno Taranto e i suoi abitanti in questo 2018, ma è necessario ricordare che ci sono cittadini che resistono alle difficoltà ataviche e pongono giornalmente le basi per un futuro migliore. Forse dallo scorso anno si respira più speranza. Finalmente qualcosa si muove…
Luca Caretta