Ilva, lo sfogo di un sindacalista: basta fare le guerre tra di noi
“Tanta gente sta giocando sulle spalle dei lavoratori e del popolo. Non dimenticate che noi, in media, passiamo 10 ore a pieno contatto con la fabbrica. Anche noi sappiano cos’è la malattia, il dolore, la sofferenza”. E’ lo sfogo del sindacalista Uilm Piero Vernile che reagisce così alle polemiche contro i rappresentanti sindacali che divampano sui Social Network.
“Sapete cosa fa un Rsu? Quante ore ha per svolgere il suo lavoro e come si muove in un’azienda come l’Ilva? – chiede in un post su Facebook – Arpa Puglia e gli ispettorati, che sono pagati per controllare, dove sono stati in tutti questi anni? Se le segnalazioni e le denunce fatte in passato rimanevano nei cassetti non è mica colpa delle Rsu”.
Ed aggiunge: “Sia ben chiaro, io non sono per un’Ilva a prescindere, dove si fanno lavori tappabuchi, voglio che ci sia veramente un forte investimento, fatto di testa e non di pancia. Un esempio: nell’Aia, da nessuna parte, si parla del Parco rottami che è senza cappe d’aspirazione e senza il raccoglimento di acque e fanghi; delle macchine alba taglia fondi e cilindri, impianti ormai obsoleti e inquinanti; triple cappe di aspirazione non funzionanti; cappa taglia paiole fatta artigianalmente, senza certificazione; Cco5 senza un impianto di aspirazione; Cas/ob: un impianto d’aspirazione non adeguato all’attività che si svolge. Noi su queste cose concrete dobbiamo dare risposte alle persone. Ci vuole tanto lavoro e non sarà una passeggiata vista la mancanza – da anni – di politiche industriali nel nostro Paese”.
A chi continua a criticare il sindacato, Vernile risponde così: “Dappertutto ci sono i buoni e i cattivi. Il sindacalista si mette in discussione ogni 3 anni e la gente decide liberamente di votare chi più la rappresenta. Le Rsu sono dei lavoratori che si sacrificano per gli altri. Sono passati i tempi dell’Italsider e dei privilegi. Invece di fare le guerre tra di noi, uniamoci e lavoriamo insieme per ottenere un grande risultato, altrimenti avremo un mostro abbandonato che inquinerà più da morto che da vivo, oltre a tanta povertà”. Conclude il sindacalista: “Non ci facciamo scappare questa possibilità e cerchiamo di pretendere di più di quello che vogliono darci”.