Nuovo ospedale di Taranto, Melucci: “Sul San Cataldo non contano i colori politici”

“Sono lieto di registrare che nell’accelerazione che la nuova amministrazione tarantina ha impresso a tutte le dinamiche della nostra economia e della nostra società, non solo le forze politiche al governo e la società civile si stanno finalmente destando da un lungo torpore, ma anche gli esponenti di opposizione si stanno adoperando costruttivamente per un fronte comune sui grandi temi che riguardano i cittadini. Per questo, ricevo e approvo il senso generale della recente nota diffusa dall’On.le Chiarelli, sebbene non voglia arrendermi ad un certo disfattismo su tempi e procedure per la cantierizzazione del nuovo ospedale San Cataldo”.

Lo afferma in una nota il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci che aggiunge: “Ho avuto modo di discuterne lungamente anche con il consigliere regionale Perrini, del quale apprezzo in questo momento lo sforzo su sanità e Ilva. Dopo alcuni mesi di partecipazione agli appuntamenti del Cis ed osservando gli ostacoli, all’apparenza tecnici, frapposti al piano per la Città Vecchia, anche nella fase  ormai finale dei lavori, purtroppo ho maturato il convincimento che quel tavolo istituzionale stia progressivamente perdendo impulso. Sino a qualche tempo fa Roma lamentava la lentezza ed impreparazione di amministratori e funzionari tarantini, ora che il Comune di Taranto sta viaggiando con efficacia e rapidità sui vari provvedimenti sembra iniziare una qualche resistenza nel liberare le annunciate risorse e definire i progetti esecutivi coinvolti.

Naturalmente, confido che si tratti soltanto di fisiologiche scosse di assestamento, anche in considerazione della parabola conclusiva dell’attuale governo, poiché sono certo che il ministro De Vincenti sia uomo concreto e affidabile, non incline alla melina o agli spot politici.

Ciò nonostante, ritengo sia davvero opportuno convocare una specifica conferenza di servizi, magari allargata alle istituzioni universitarie che saranno protagoniste delle professionalità e della ricerca in ambito sanitario, al fine di monitorare ed accelerare le pratiche per il nuovo nosocomio tarantino.

In questa nuova stagione politica e di pianificazione è ormai evidente che la logica di lavoro, in ogni settore, debba essere quella della proposizione dal basso, ad opera degli enti e rappresentanti ionici. Inutile aspettare ancora che qualche super struttura romana ci porti in dono e senza sforzo tutti i risultati sperati”.