TARANTO – Ho letto recentemente un post in cui ci si chiedeva se Angelo Bonelli avrebbe approvato l’eventuale decisione della giunta PD di abbattere una pinetina presente nella periferia di Bologna per costruire un centro residenziale. Si poneva la domanda certamente in modo provocatorio considerando la possibile alleanza dei Verdi con la coalizione di centrosinistra alle prossime politiche.
Si dava per scontato, probabilmente, che la scelta fatta dal partito di Bonelli, discutibile per quanto sia, lo trasformasse immediatamente in un palazzinaro seriale e in un distruttore di aree verdi, del tutto appiattito sulle posizioni del PD. In generale, a prescindere da questo specifico post, l’abitudine di gettare discredito sulle persone, indipendentemente dal loro operato reale, è una pratica usuale utilizzata da chi fa politica.
“Bonelli alleato del PD? Sicuramente si è venduto per un posto in parlamento”. Questa la facile conclusione che, declinata in tutti i modi possibili, aizza contro il malcapitato di turno gli animi di quelli che, spesso non con tutti i torti, credono che la politica sia sempre e comunque uno schifo.
E allora succede che perfino chi ha vissuto da vicino, gomito a gomito con lui, la parabola di Bonelli a Taranto, faccia presto a prenderne le distanze, come fanno i più cinici con un vecchio amico caduto in disgrazia. Di una cosa sono assolutamente certo: in qualunque settore del parlamento Bonelli siederà, non tradirà mai Taranto e la sua battaglia per la chiusura di Ilva e per una riconversione economica della città.
La cosa di cui più mi meraviglio non è tanto la scelta di Bonelli (precisamente del suo partito) di aderire alla coalizione guidata dal Pd (scelta puramente strategica, senza la quale le battaglie ecologiste resterebbero solo al di fuori delle istituzioni), quanto la scelta del PD di accettare di allearsi con uno come Bonelli e che rappresenterà certamente una spina nel fianco della coalizione.
Taranto, gli ambientalisti e i nemici della grande industria, potranno solo trarre beneficio dalla presenza di Bonelli in parlamento: meglio lui o una qualsiasi mezza cartuccia di politico insignificante che di Taranto ha solo un’idea vaga?
Fa più scandalo Bonelli che si allea col PD piuttosto che i parlamentari tarantini eletti nell’attuale legislatura che hanno tradito il movimento originario di appartenenza? Che dovrebbe fare Bonelli? Continuare a restare fuori dal parlamento e assistere impotente alle scellerate politiche ambientali dei governi? Oppure dovrebbe allearsi con la destra? O con la sinistra di Vendola?
Gettare fango anche sugli amici di Taranto è uno sport di moda dalle nostre parti e le mille divisioni dei vari movimenti ne sono la testimonianza; quelle che potevano essere maggioranze vincenti non sono mai nate a Taranto per precise responsabilità anche di chi ora è pronto a gettare strali contro Bonelli e ne abbiamo avuta dimostrazione alle recenti amministrative. Non voterei mai PD per le scelte che questo partito ha fatto per Taranto, ma a Bonelli auguro di entrare in parlamento perché è la persona che più di tutti può difendere la nostra città.
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