Messa in sicurezza fiume Lato, Galante: “20 milioni spesi a vuoto”

I consiglieri del M5S Marco Galante e Antonio Trevisi hanno depositato un’interrogazione indirizzata all’assessore ai Lavori Pubblici Anna Maria Curcuruto per conoscere quali interventi intenda adottare per assicurare la messa in sicurezza delle strade e il ripristino degli argini del Fiume Lato, nel territorio dei comuni di Palagiano, Palagianello e Castellaneta che dal 2003 sono stati interessati da eventi alluvionali che hanno prodotto notevoli danni alle infrastrutture viarie e provocato ingenti disagi ai produttori agricoli e alle strutture turistico-ricettive della zona.

Le strade provinciali 12 e 14 risultano, ancora oggi, chiuse al traffico veicolare per la mancata risoluzione del problema rappresentato degli argini del fiume Lato. Si tratta di una richiesta di chiarimenti avanzata dai vari consiglieri regionali appartenenti a diverse forze politiche, che hanno partecipato al presidio permanente sul fiume Lato formato da associazioni, cittadini e dal tavolo verde.

“Nonostante dal 2003 ad oggi siano state spese ingenti somme prossime ormai ai 20 milioni di euro, – dichiara Galante -continua a persistere una situazione di grave pericolo con riferimento sia alle condizioni di viabilità, sia alla sicurezza dell’intero bacino fluviale. L’inagibilità delle strade provinciali n. 12 e n. 14 dimostra l’inefficacia dei costosissimi interventi finanziati ed è causa di disagi per residenti, agricoltori e turisti che sono privati della possibilità di percorrere in sicurezza arterie stradali funzionali allo sviluppo agricolo e turistico del territorio. Per questo oltre a chiedere interventi immediati, vogliamo essere certi che la Regione garantisca il monitoraggio delle ulteriori risorse previste per finanziare i nuovi lavori, garantendo che vengano spese in modo regolare.

Visti i danni all’economia del territorio, le evidenti criticità nella gestione di risorse pubbliche, l’emergenza legata al rischio idrogeologico ci chiediamo se sia ancora opportuno che le stesse amministrazioni comunali che negli anni hanno gestito ingenti risorse pubbliche senza ottenere alcun risultato possano continuare a ricoprire il ruolo di stazioni appaltanti. Sarebbe inoltre utile sapere, se data la mancata realizzazione di interventi ritenuti particolarmente urgenti, possa ritenersi possibile un coinvolgimento del Genio Militare per l’esecuzione delle opere come proposto dal Tavolo Verde e da associazioni e cittadini”.

Nel 2006, in seguito alla gara d’appalto indetta dal Comune di Castellaneta, la società consortile LATO s.c.a.r.l. si era aggiudicata i lavori per la messa in sicurezza del fiume. Interventi che la stessa società aveva dichiarato conclusi nel 2014, nonostante i danni subiti dai lavori in seguito all’alluvione del 2013. La Commissione di collaudo, nel 2016, ha riconosciuto l’esecuzione delle opere nonostante le stesse fossero state ritenute non collaudabili proprio a causa dei danni subiti per le forti piogge del 2013.

“La Regione – conclude – faccia chiarezza sulle scelte progettuali e sull’esecuzione dei lavori, non si possono continuare a erogare fondi a vuoto, senza garantire verifiche sull’esito e sui risultati prodotti dai precedenti investimenti”.