Ilva, Emiliano rincara la dose: Calenda a Taranto perché disperato

TARANTO – “Il ricorso resta in piedi fin quando non saranno discusse le osservazioni”. Si esprime così il governatore della Puglia Michele Emiliano, in un’intervista in cui conferma i contenuti della conferenza stampa seguita anche da Inchiostroverde.it martedì scorso (leggi qui).

Secondo il governatore Calenda ha fatto il blitz a Taranto perché era disperato: “L’azienda non gli dava più ascolto, perché aveva capito che il Governo non era l’interlocutore, e quindi aveva bisogno di tornare indietro rispetto a una sciocchezza che aveva combinato, ossia l’esclusione di Regione e Comune dalla trattativa. Se farà saltare il tavolo se ne assumerà le responsabilità”.

Da parte sua, Calenda insiste sulla necessità di ritirare il ricorso: “Ho convocato il tavolo per il 20 senza voler escludere nessuno. Sarei felice se partecipasse anche Emiliano, ma è ovvio che bisogna prima ritirare i ricorsi: non si può discutere contemporaneamente su un tavolo negoziale e in Aula di Tribunale. La mia visita era una forma di rispetto verso Taranto – ha spiegato – Non sapevo che avrei dovuto chiedere il permesso a Emiliano. La prossima volta lo farò…”. Una visita lampo, definita da molti un “blitz”, sarebbe da considerare una forma di rispetto verso la città di Taranto? Ci risulta davvero difficile crederlo.