Ilva, Fim Cisl: se salta la trattativa, danni irreparabili per lavoratori e ambiente
«La scelta del Governatore della Puglia, Michele Emiliano di ricorrere al TAR è da irresponsabili». Lo dice il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, secondo il quale «affidare al Tar il proprio disappunto per essere in un tavolo parallelo a quello col sindacato è un atteggiamento infantile è grave».
«Non si può trascinare una vicenda in cui è in ballo – aggiunge – il risanamento ambientale e la difesa di migliaia di posti di lavoro a capricci per la propria visibilità politica. La Regione Puglia ha tante possibilità e responsabilità da esercitare per dare il proprio contributo positivo. Oggi ha deciso di buttare la palla in tribuna a danno di ambiente, occupazione e sviluppo. Prenda esempio dalle altre quattro regioni coinvolte che hanno ben accolto la loro partecipazione al tavolo istituzionale». «Inoltre, il DPCM anticipa le prescrizioni dell’AIA e le finanzia, Aia sottoscritta da regione Puglia e comune di Taranto».
«Questo atteggiamento di Emiliano non fa altro che allungare i tempi per l’ambientalizzazione del territorio e fa saltare il negoziato, con tutti i passi avanti che aveva prodotto come l’accelerazione degli investimenti ambientali tra cui la copertura dei parchi minerari che dovrebbe partire a gennaio. Adeguare la fabbrica in fretta dovrebbe essere un obbiettivo comune. Ricorrere al Tar significa rinviare l’attuazione delle prescrizioni Aia, ivi compresa la copertura dei parchi minerali.
Decisione, quella del Presidente della Regione Puglia – aggiunge Bentivogli – che nello stesso tempo penalizza oltremodo tutti quei lavoratori, dei tubifici e non solo, a casa gravati dal peso degli ammortizzatori sociali. Inoltre conclude Bentivogli, ricorrere al Tar è una manifestazione di incapacità di Governo che instrada una vicenda così drammatica verso lo stesso triste epilogo che ebbe Bagnoli».